News - 9 dicembre, 2014
“È ora di cambiare, il futuro è rinnovabile”: è la scritta a lettere giganti composta dagli attivisti presso le Linee di Nazca, uno dei siti più famosi del Perù, mentre a Lima è in corso il summit sul clima delle Nazioni Unite.
AGGIORNAMENTO: In seguito alle criticità emerse, Greenpeace si scusa senza riserve per le conseguenze dell’attività alle linee di Nazca dello scorso 8 dicembre. I nostri rappresentanti hanno incontrato il Ministro della Cultura peruviano e collaboreremo pienamente alle indagini. Qui potrete leggere il testo completo:http://www.greenpeace.org/international/Global/international/briefings/other/Nazca-Lines-protest-apology.pdf
Se il messaggio delle linee di Nazca resta un mistero, quello diretto ai leader mondiali riuniti a Lima in occasione della Conferenza ONU è chiaro: fermate i cambiamenti climatici!
Mentre i leaders e i ministri riuniti per #COP20, si interrogano infatti su cosa fare per salvare il clima del Pianeta, drammatici eventi climatici hanno causato l'evacuazione di oltre un milione di persone nelle Filippine.
Proprio in queste ore Kumi Naidoo, il Direttore Esecutivo di Greenpeace International, è nelle Filippine per portare testimonianza degli effetti del tifone Hagupit e dimostrare solidarietà alla popolazione colpita.
A nessuno dovrebbe essere permesso di accumulare profitti distruggendo il clima e mettendo a rischio la sopravvivenza di intere popolazioni, come sta accadendo in questi giorni nelle Filippine. Al prossimo vertice sul clima, a Parigi nel 2015, i Governi devono decidere di investire i profitti realizzati da chi ha fatto soldi con i combustibili fossili per combattere il cambiamento climatico.
È ora che i leaders del mondo trovino il coraggio necessario per imboccare una strada che ci porti verso la fine dell'era dei combustibili fossili e verso un futuro di energia 100 per cento rinnovabile: il popolo delle Filippine, come tutto il Pianeta, e si attende questo, e non merita nulla di meno!