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In azione durante il Consiglio dei Ministri UE

News - 18 ottobre, 2016
Proteggiamo le persone e il Pianeta: No al CETA!

Mentre leggi, 14 attivisti hanno aperto uno striscione di oltre 70 metri quadrati con il messaggio: "Non svendete la democrazia - #StopCETA" sul centro congressi europeo di Lussemburgo, dove è in corso l’incontro dei ministri dei Paesi Ue.

Il messaggio per il governo italiano e l’Unione europea è molto chiaro: il CETA, l’accordo di libero scambio tra Europa e Canada va fermato, perché si tratta di una minaccia per la democrazia, per le politiche ambientali europee e i servizi pubblici.

Se oggi i ministri dovessero firmare l'accordo, compierebbero un gesto contrario al volere della maggioranza dei cittadini europei. I principi democratici e la tutela del clima, dell’ambiente, delle politiche sociali, non possono essere subordinate a degli obiettivi di carattere economico. Il CETA invece, così com’è, antepone gli interessi delle multinazionali a quelli delle persone e del Pianeta!

In particolare il trattato contiene l’ICS - un sistema per la protezione degli investimenti - che dà agli investitori stranieri particolari privilegi, una sorta di “giustizia delle multinazionali” che permetterebbe alle grandi aziende di sfidare leggi e standard dell'Ue. L’ICS mina il diritto dei governi di adottare e far rispettare leggi di interesse pubblico, come la protezione dell'ambiente o della salute pubblica.

Ma non è tutto qui.

Il CETA contiene anche una versione annacquata del principio di precauzione, che rischia di aprire la strada a un indebolimento degli standard ambientali europei. E ultimo ma non meno importante, l’accordo permetterebbe alle aziende canadesi di avere accesso agli appalti per tutti i servizi pubblici, compresi quelli legati all'acqua.

Oggi in Lussemburgo i ministri dell'Ue saranno tenuti a segnalare la disponibilità dei rispettivi Paesi a firmare il CETA: se raggiungeranno un accordo a sostegno del trattato, i rappresentanti dei 28 Stati membri dell'Ue, la stessa Ue e il Canada firmeranno ufficialmente il CETA durante il vertice di Bruxelles del prossimo 27 ottobre.

Il Parlamento europeo discuterà e voterà la ratifica a fine 2016 o all'inizio del 2017. Se il Parlamento Ue voterà a favore del CETA, gran parte dell’accordo entrerà provvisoriamente in vigore prima che i Parlamenti nazionali abbiano il tempo di esprimersi a riguardo.


Fermiamo il CETA, difendiamo la democrazia e i diritti delle persone e dell’ambiente!