News - 14 ottobre, 2015
Alla manifestazione al Ministero per lo Sviluppo Economico insieme ai movimenti contro le trivellazioni offshore!
Contro i folli piani del Governo Renzi per trivellare i fondali italiani c’è un vero mare: quello della società civile che non si arrende. Oggi anche noi eravamo presenti alla manifestazione organizzata presso il Ministero per lo Sviluppo Economico in occasione della Conferenza dei Servizi, chiamata a decidere sul progetto Ombrina mare.
Davvero un bel nome per una piattaforma che dovrebbe stagliarsi al largo della costa teatina, a soli 5 chilometri dal litorale - in un tratto di mare individuato già nel 2001 per la creazione di un parco nazionale, un’area non soggetta a tutela ambientale solo a causa di inadempienze e ritardi - per l’estrazione di petrolio e gas, collegata a una grande nave per lo stoccaggio e le prime fasi di raffinazione.
Ombrina Mare è il progetto che ha suscitato la reazione più forte e ampia nell’opinione pubblica, come ha dimostrato l’ultima grande manifestazione di Lanciano, in Abruzzo, dove lo scorso maggio 60 mila persone hanno sfilato pacificamente per dire no al baratto mare-petrolio.
Se avessimo un governo minimamente capace di ascolto, oggi procederebbe con una moratoria sulle trivelle.
E si renderebbe conto che, per la prima volta nella storia della Repubblica, dieci Regioni – praticamente la metà dell’Italia! -hanno promosso un referendum sul tema, sul decreto Sblocca Italia pende un ricorso alla Corte Costituzionale, nelle zone interessate i cittadini dimostrano quasi quotidianamente la loro contrarietà a questi progetti.
La Conferenza di oggi è slittata, ma la nostra battaglia non si ferma qui.
C’è bisogno di un cambio di rotta radicale per dare al nostro Paese il futuro energetico che merita: verde, pulito, rinnovabile, non certo nero e scivoloso come petrolio.
FIRMA ORA CONTRO LE TRIVELLE!