Partners in Crime, il quarto aggiornamento del rapporto di Greenpeace “Allarme Amazzonia” dimostra che l’Europa continua a chiudere gli occhi di fronte alla deforestazione illegale di uno degli ecosistemi più importanti e minacciati del mondo.

Abbiamo scoperto che ventisei aziende hanno acquistato e poi immesso sul mercato europeo legname venduto da “Madeireira Iller Ltda”, una compagnia brasiliana accusata di far parte di una rete di vendita illegale di legname, smantellata di recente dalla polizia federale brasiliana, nell’ambito dell’operazione “Legno Pulito”.

Tre compagnie, l’italiana “Tropical Woods S.A.S.”, la portoghese “Global Gold Forest” e l’uruguaiana “Flyton Company S.A”, hanno acquistato e portato in Italia legno illegale.

L’operazione “Legno Pulito” – un’indagine su larga scala, condotta dal procuratore federale di Santarém, nello stato brasiliano di Pará – ha rivelato che la compagnia di taglio, lavorazione e commercio di legname “Madeireira Iller Ltd” ha usato documenti falsi per riciclare legname illegale. Questi documenti, ottenuti grazie alla complicità di funzionari corrotti supportati da un gruppo di intermediari, hanno permesso al legname illegale di lasciare il Brasile e arrivare in Europa.

Sappiamo ormai per certo che la documentazione ufficiale che accompagna il legno proveniente dall’Amazzonia è spesso inaffidabile, a causa della forte corruzione presente nel settore del legname brasiliano. L’italiana “Tropical Wood SAS” e le altre compagnie che hanno acquistato legname da “Madeireira Iller Ltda” hanno ignorato prove note da tempo sui traffici illegali dei loro fornitori brasiliani e sono quindi complici della distruzione dell’Amazzonia.

Ai sensi del diritto comunitario, per prevenire l’immissione sul mercato di legname proveniente da operazioni di taglio illegale, le aziende europee sono tenute a esercitare la cosiddetta “dovuta diligenza”, prevista dal Regolamento Europeo del Legno (EUTR), che, tra le altre cose, proibisce di utilizzare legname venduto da aziende sospette.

Chiediamo quindi alle autorità europee di far rispettare l’EUTR, inviando controlli a tutte le società che negli ultimi 18 mesi hanno importato in Europa il legname di “Madeireira Iller Ltda”, e sanzionando quelle compagnie che non sono conformi ai requisiti previsti dallo stesso Regolamento.

È fondamentale che le compagnie che acquistano legname brasiliano rispettino gli obblighi derivanti all’EUTR, esigendo anche al governo brasiliano una revisione urgente di tutti i piani di gestione forestale esistenti, in modo da poter assicurare che ci siano trasparenza e correttezza lungo tutta la catena di approvvigionamento del legno proveniente dall’Amazzonia. 

Martina Borghi, campaigner Foreste Greenpeace Italia