Avevo voglia di andare al cinema ieri sera e, uscito dal Bella Center, sono andato all’Istituto del cinema danese (il tempio di Lars Von Trier) a Norrebro, ma c’era una fila enorme e non proiettavano nessun film della rassegna di
documentari sull’ambiente in programma questi giorni. Una sorta di Cinemambiente alla danese, tanto che in sala era presente il regista di “Chi ha ucciso l’auto elettrica”, noto in Italia anche per la promozione che ne ha fatto Beppe Grillo.

In sala ieri, grande come il mio cinema parrocchiale, aspettavamo tutti un pensionato americano che oggi interverra’ alla Cop15. E’ entrato senza troppe cerimonie, e’ stato presentato dal padrone di casa, il regista e fotografo Yann Arthus Bertrand, e ha iniziato a parlare coinvolgendo il pubblico. “Suggeritemi cosa dire domani” ha esordito e poi naturalmente ha dialogato con noi per oltre un’ora, commentando la politica statunitense con chi non era soddisfatto. “Sono convinto che il mio Paese dovrebbe fare molto di piu’ ,ha detto, “ma Obama in un anno ha fatto piu’ di quanto si e’ raggiunto nei 30 anni precedenti”.

Sembrava di stare nel film in cui quel pensionato spiega ai ragazzi il cambiamento climatico. Stessa atmosfera, stessa naturalezza. Quel pensionato, naturalmente, era Al Gore.

Gabriele Salari