Oggi uno dei principali porti del mondo è diventato lo scenario per un’azione “di civiltà” che i governi sembrano non voler intraprendere: respingere il greggio artico e lottare contro gli interessi delle grandi compagnie petrolifere.

Sostenuti da oltre 5milioni di difensori dell’Artico, i nostri attivisti si sono interposti fra la petroliera Mikhail Ulyanov - un mostro di 258 metri che arriva dallla piattaforma Prirazlomanaya - e la sua destinazione, il porto di Rotterdam.

La Ulyanov contiene il primo carico di greggio artico, prodotto dalle trivellazioni di Gazprom in un ecosistema fragilissimo. Quelle trivelle io e Greenpeace le conosciamo molto bene: sette degli attivisti in azione oggi erano fra gli #Arctic30, ingiustamente incarcerati in Russia, per essersi battuti contro le attività del gigante petrolifero. Questo carico rappresenta l’ingiustizia da loro subita e quella dello sfruttamento dell’Artico.

Mentre le Isole Marshall affondano, i tornado annientano il Midwest negli USA e l’Hymalaya e molti altri luoghi del nostro fragile Pianeta cominciano a sgretolarsi, la Shell e Gazprom continuano a distruggere l’ambiente, senza badare alle conseguenze del proprio operato. Questi giganti non nascondono la propria responsabilità. E i governi stanno a guardare.

Forti del sostegno che milioni di persone ci danno ogni giorno, abbiamo quindi deciso di entrare in azione per fare quello che i Governi non possono o non vogliono fare. Un gruppo di persone, di ogni credo, colore e convinzione politica ha cercato di resistere e si è battuto contro gli interessi delle grandi multinazionali. Ci saranno moltissimi altri giorni come questo. Sempre più spesso, perché siamo in tanti, motivati e instancabili.

Non è solo una protesta isolata: bisogna trovare il coraggio di spezzare le catene della dipendenza dalle fonti fossili e battersi per risorse rinnovabili, innovative, pulite.
Chiediamo la protezione dell’Artico, energia pulita e sicura, difesa dell’ambiente. Chiediamo che le persone e il Pianeta vengano prima del profitto e di coloro che inquinano. Dobbiamo agire insieme per rompere il circolo vizioso di avidità e corruzione che ci sta portando a un passo dal baratro. Unisciti a noi.