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#SaveTheArctic

News - 21 giugno, 2012
È cominciata questa mattina con la Ribellione degli Orsi polari la più grande campagna internazionale in difesa dell’Artico. Dal Summit della Terra di Rio chiediamo ai leader del mondo di creare un santuario globale al Polo Nord e vietare le perforazioni petrolifere e la pesca industriale nelle acque artiche.

Alla “ribellione artica” si sono uniti 100 personaggi famosi, tra loro Paul McCartney, Penelope Cruz, Robert Redford e Thom Yorke.

Anche tu puoi salvare la casa degli orsi polari. Aggiungi il tuo nome alla lista dei Difensori dell’Artico. Quando saremo un milione, inseriremo tutti i nomi in una capsula che porteremo sul fondale del Polo Nord. Il luogo sarà contrassegnato da una “Bandiera per il Futuro” disegnata dai bambini.

A causa dei cambiamenti climatici, la banchisa polare artica si è ridotta drammaticamente negli ultimi anni e, secondo gli scienziati, il ghiaccio del Polo Nord potrebbe presto scomparire.
Le grandi compagnie petrolifere sono pronte a trarre profitto dalla scomparsa dei ghiacci. Quest'anno Shell darà inizio alle trivellazioni petrolifere nell'Artico, mettendo ancora più a rischio il fragile habitat degli orsi polari. Una fuoriuscita di petrolio nell'area sarebbe impossibile da contenere e avrebbe un impatto devastante su questo ecosistema straordinario.

La dichiarazione di Sir Paul McCartney:
«L’Artico è una della regioni più belle e incontaminate al mondo, ed è in pericolo. Alcuni governi e compagnie che vogliono aprire la strada alle perforazioni petrolifere e alla pesca industriale e fare all’Artico quello che hanno già fatto al resto del nostro fragile Pianeta. È pura follia sperare di raggiungere i luoghi estremi del pianeta per trovare l’ultima goccia di petrolio quando le menti scientifiche più autorevoli ci stanno dicendo che dobbiamo abbandonare le fonti fossili per garantire ai nostri figli un futuro. In un preciso momento, in un luogo del mondo, dovremo prendere una posizione. Credo che il momento sia ora e il luogo sia l’Artico».

La denuncia del nostro direttore Kumi Naidoo:
«L'Artico è sotto attacco e ha bisogno che in tutto il mondo le persone facciano sentire la propria voce per difenderlo. Un bando sulle trivellazioni off-shore e sulla pesca distruttiva costituirebbe una vittoria storica su chi minaccia questa preziosa regione e i quattro milioni di persone che la abitano. Un santuario in un'area disabitata attorno al Polo darebbe un colpo mortale agli inquinatori che cercano di colonizzarlo, senza infrangere i diritti delle comunità indigene.
 

«Le persone mi chiedono perché io, da africano, mi interesso così tanto all’Artico. La risposta è semplice: l’Artico è il refrigeratore del mondo, mantiene basse le temperature riflettendo l’energia solare grazie alla superficie di ghiacci. Oggi il ghiaccio si sta sciogliendo e il riscaldamento globale aumenta, minacciando esseri viventi e mezzi di sostentamento di ogni continente. A prescindere da dove veniamo, l’Artico è il nostro destino»

ENTRA IN AZIONE ANCHE TU
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