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La statua di ghiaccio di Berlusconi: un vero leader non si scioglie

News - 3 dicembre, 2009
Un Berlusconi di ghiaccio è apparso questa mattina al fianco delle statue dei grandi imperatori del passato nei Fori Imperiali a Roma. La statua di ghiaccio dovrebbe sciogliersi in circa quattro giorni, esattamente all'apertura del vertice delle Nazioni Unite sul clima di Copenhagen.

La statua di ghiaccio di Silvio Berlusconi. Foto di Alessandro Vasari

Si tratta di un "omaggio" al Presidente del Consiglio per la decisione di partecipare ai lavori del vertice di Copenhagen. Andare a Copenhagen è sicuramente una decisione positiva. Tuttavia, oltre a partecipare alle 'vetrine' internazionali, occorrerebbe perseguire politiche coerenti qui in Italia, politiche che al momento non ci sono.

Sul clima Berlusconi rischia di essere un leader che si scioglie

Per questo oggi diffondiamo il rapporto "Energy [R]evolution - Uno scenario energetico sostenibile per l'Italia" il primo studio che mostra i potenziali di crescita delle fonti rinnovabili in Italia per i settori della generazione elettrica, produzione di calore e trasporti.

In Italia oltre il 93% dell'energia proviene ancora da fonti fossili inquinanti. "Energy [R]evolution" descrive un percorso che trasforma l'attuale situazione in un sistema energetico sostenibile. Le fonti rinnovabili saranno in grado di coprire oltre il 60% della domanda di energia primaria del Paese, riducendo le emissioni di gas serra del 71% al 2050, rispetto ai livelli del 1990.

Negli ultimi giorni molti Paesi nel mondo hanno annunciato di essere disposti a introdurre nuovi impegni per la riduzione dei gas serra. L'Italia continua invece in una folle politica di ritorno al nucleare e al carbone che impedirà di centrare gli obiettivi internazionali ed europei.

Il nucleare non servirà a ridurre le emissioni entro il 2020 e le tre centrali a carbone autorizzate dal Ministero dell'Ambiente la scorsa estate aggiungeranno altri 30 milioni di tonnellate di CO2 alle emissioni che l'Italia deve invece ridurre. Il governo Berlusconi sta dunque programmando l'aumento delle emissioni, cosa che esporrà il Paese a nuove sanzioni, con costi per lo Stato e per i contribuenti.

Occorre al più presto un'inversione di 180 gradi per far decollare una 'rivoluzione energetica' pulita fondata su fonti rinnovabili e misure di efficienza energetica. Il potenziale è enorme: al 2050 le fonti rinnovabili potranno fornire oltre il 75% dell'energia elettrica necessaria al Paese creando migliaia di nuovi posti di lavoro 'verdi'.

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