Caterina Nitto - 20 gennaio 2006
Vi chiedo perdono per non essermi fatta viva per così tanto
tempo, ma la stanchezza, sia fisica che mentale, ha iniziato a
farsi sentire. Ho dovuto sfruttare ogni istante libero per dormire
e rilassarmi. Ma oggi sono stata ricompensata di tutta la fatica e
di tutte le energie spese in questi ultimi due mesi.
Che giornata! Ieri abbiamo ufficialmente abbandonato la flotta
giapponese, abbiamo portato a termine il nostro compito qua giù,
ora entrano in campo le forze politiche ed economiche. Per questo
gli uffici di GP di tutto il mondo stanno lavorando sodo sull'onda
dei nostri risultati.
Ma torniamo ad oggi. I nostri due comandanti, Frank [ comandante
dell'Esperanza ] e Arne [ comandante dell'Arctic Sunrise ], hanno
deciso di farci un regalo, il più incredibile regalo abbia mai
ricevuto in vita, una passeggiata sui ghiacci perenni del
continente antartico. Abbiamo fatto rotta verso sud fino ad andare
letteralmente a sbattere contro il ghiaccio. Gli iceberg hanno
iniziato ad intensificarsi e ha essere collegati tra loro da un
mare denso, sempre più denso fino a diventare compatto. La nostra
nave, che è una categoria inferiore di rompighiacci, si è dovuta
fermare qualche miglio prima che l'oceano diventasse troppo spesso,
mentre l'Arctic Sunrise ha avuto la sua rivincita spingendosi
dritta dritta verso il cuore.
Il nostro equipaggio è poi stato trasferito a bordo dell'AS
utilizzando l'elicottero, scusate ma credo di non essere in grado
di descrivere lo spettacolo che ho potuto ammirare da lassù. Il
mitico comandante dei ghiacci Arne ha testato alcune zone puntando
il naso della nave come per fiutare il territorio fino a quando ha
trovato la "banchina" di suo gradimento. A questo punto scaletta
fuori bordo e via!!! Sullo sfondo le cime delle montagne
dell'Antartide e tutto intorno enormi blocchi di ghiaccio dalle
incredibili forme. Per la prima volta dopo due mesi e mezzo abbiamo
messo i piedi su qualcosa che all'inizio sembra fermo, ma che in
realtà se si guarda e si ascolta con attenzione si percepisce che è
in continuo, perenne movimento. Solo scrutando con attenzione le
crepe più profonde che cigolano e sfregano si riesce effettivamente
a sentire il movimento. Molti pinguini sono venuti ad accoglierci
con il loro impeccabile smoking, chissà cosa hanno pensato e cosa
si sono detti. "Chi sono questi pazzi tutti vestiti di arancione e
con buffi occhiali da sole?!? E questa enorme balena verde con un
arcobaleno sul fianco da dove sbuca fuori?!?" Mi sento la persona
più fortunata del mondo. Posare i piedi dove mai nessun uomo è mai
stato ti fa venire i brividi. Ma ora ci aspetta un duro rientro
verso Cape Town, i 50 urlanti e i 40 ruggenti ci stanno
aspettando.
Baci
Cate