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Procedura VIA per Mochovce

News - 23 settembre, 2008
Le autorità slovacche hanno deciso di avviare una procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) prima di rilasciare l'autorizzazione ad avviare l'impianto di Mochovce. Una buona notizia per Greenpeace che da due anni si è battuta contro l'apertura dei pericolosi reattori nucleari sovietici anni '70. Ma in attesa dei risultati della valutazione, i lavori devono essere fermati.

Attivisti di Greenpeace protestano contro il nucleare in Turchia

La licenza a procedere con i lavori, infatti, è un permesso che risale a più di vent'anni fa. È impensabile che mentre viene espletato lo studio volto ad attestare la pericolosità dei reattori, si proceda comunque con i lavori.

Il progetto di Mochovce vede coinvolta Slovenske Elektrarne, controllata al 66% da Enel, e consiste nel completamento di due unità VVER 440/213 iniziate nel 1986 e mai ultimate. I reattori non possono soddisfare i moderni standard di sicurezza in vigore a livello europeo, in quanto sprovvisti di un guscio di contenimento in grado di proteggerli da fuoriuscite di radioattività in caso di incidente grave, come l'impatto di un aereo o attentati terroristici.

Per ricordare la pericolosità delle centrali nucleari, attivisti di Greenpeace sono entrati in azione in Turchia, occupando l'entrata del Ministero dell'Energia ad Ankara, travestiti da 'morti nucleari'. 27 attivisti sono stati arrestati e portati via dalla polizia.

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