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Greenpeace a Civitavecchia: "Il governo contro Kyoto"

News - 16 ottobre, 2008
È partita alle prime luci dell'alba la doppia azione di Greenpeace presso la centrale Enel di Civitavecchia.

Lo striscione aperto da Greenpeace alla centrale ENEL di Civitavecchia.

Gli attivisti sono entrati nella centrale e - a oltre cento metri di altezza - hanno aperto due enormi striscioni  con il messaggio "Il governo contro Kyoto" e "mai più carbone". In contemporanea dalla nave di Greenpeace, "Arctic Sunrise", sono scesi i gommoni con un altro gruppo di attivisti che hanno scritto sul molo "Quit coal", no carbone.

L'azione di oggi vuole denunciare l'ostilità del Governo italiano al "pacchetto clima ed energia" dell'Unione europea. Il timore è che dietro la richiesta di 'maggiore flessibilità', il Governo intenda compromettere l'accordo e quindi sabotare il percorso per la seconda fase per Protocollo di Kyoto.

Con  questa protesta  Greenpeace chiede al Governo un 'Piano Marshall' per efficienza e sviluppo delle fonti rinnovabili: l'unica alternativa possibile per centrare gli obiettivi europei. Questi obiettivi sono un'occasione importante per il nostro Paese: la maggior parte dell'obiettivo del 20 per cento di efficienza in più negli usi elettrici è concentrato nell'industria e nel terziario, i settori che generano ricchezza.

Rinnovabili ed efficienza energetica sono la soluzione vera per l'Italia.  Non certo un ritorno al nucleare, fonte rischiosa e costosa, promossa per favorire alcune lobby e non certo l'ambiente.

La recente conversione a carbone della centrale di Civitavecchia rappresenta il fallimento della politica energetica italiana verso la riduzione delle emissioni di gas serra. Una volta in funzione, la centrale di Civitavecchia immetterà in atmosfera oltre 10 milioni di tonnellate di CO2, pari alle emissioni di 2 milioni di SUV, ognuno dei quali percorre 25mila km in un anno.

Tutto ciò va ad aggiungersi al ritardo che l'Italia ha già contratto per Kyoto: 50 milioni di tonnellate l'anno. Per questo Greenpeace ha lanciato una cyberazione per chiedere al governo una moratoria sulle centrali a carbone e una rivoluzione energetica pulita.

Questo autunno le navi di Greenpeace 'Rainbow Warrior' e 'Arctic Sunrise' stanno solcando le acque del Mediterraneo - da Israele fino in Polonia - per diffondere il messaggio 'QUIT COAL' (NO CARBONE) in tutta Europa, in vista della Conferenza sui Cambiamenti Climatici delle nazioni Unite che si terrà a Poznan in Polonia il prossimo dicembre.

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