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Efficienza energetica. Conviene!

News - 4 marzo, 2008
L'efficienza energetica è la strada da seguire. Per risparmiare energia. Per ridurre le nostre emissioni di CO2. Lo dimostra la versione aggiornata del rapporto di Greenpeace "La Rivoluzione dell'efficienza". Il dato confermato è che 100 miliardi di kilowattora all'anno - pari alla produzione di 14 nuovi grandi centrali da 1.000 Megawatt - sono risparmiabili entro il 2020. Un nuovo dato riguarda il "funzionamento a vuoto" degli impianti industriali.

Le fonti rinnovabili sono fondamentali per la rivoluzione dell'energia, ma da sole non bastano. Serve anche investire in efficienza energetica.

In Italia con sistemi di controllo automatico e non, che spengano i macchinari quando non lavorano, sarebbe possibile entro il 2020 risparmiare 6,5 miliardi di kilowattora all'anno, pari alla quantità di elettricità prodotta in un anno da una centrale da 1000 MW.

Tra le conclusioni più importanti del rapporto - commissionato da Greenpeace al gruppo eERG del Politecnico di Milano - c'è il costo del kilowattora risparmiato che, per il risparmio di circa 100 miliardi di kilowattora al 2020, risulta di 5,4 centesimi, cioè inferiore a quello a cui viene scambiato alla Borsa elettrica che è di circa 7.

L'efficienza, quindi, è spesso l'opzione più conveniente. E che crea più occupazione: sono 63 mila i posti di lavoro che si possono creare per tagliare i 100 miliardi di kWh. Si tratta di un numero da quattro a cinque volte superiore a quello necessario per costruire e far funzionare le centrali elettriche equivalenti.

L'efficienza energetica è una leva fondamentale per fermare i cambiamenti climatici. Le rinnovabili sono essenziali ma da sole non bastano. Serve un aumento significativo dell'efficienza negli usi finali e nella produzione di energia.

Eppure l'Italia è in ritardo sull'efficienza energetica, come ha confermato il recente rapporto del WEC. Oltre ai certificati bianchi è necessario continuare a introdurre standard minimi di efficienza in tutti i settori. L'ultima Finanziaria ha messo al bando le lampadine a incandescenza. È solo un primo passo: si può fare molto di più!

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