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Europee. I risultati del sondaggio nucleare

News - 29 maggio, 2009
A una settimana dal voto diffondiamo i risultati del sondaggio sul ritorno al nucleare in Italia svolto tra i candidati alle Elezioni europee. Berlusconi dichiara di voler ricorrere all’esercito per riportare il nucleare in Italia e chi dovrebbe opporsi resta in silenzio. Con questa indagine abbiamo ottenuto che i partiti venissero allo scoperto.

Reattori nucleari.

Due settimane fa abbiamo inviato una lettera a 60 candidati, selezionati equamente all'interno di sei liste (PD, IDV, PDL, SL, UDC, Lega Nord), ponendo due quesiti riguardanti la realizzazione in Italia di impianti nucleari EPR e di siti di deposito delle scorie radioattive in Italia.

Delle sei liste selezionate, solo due si sono dimostrate compatte nel dichiarare la loro contrarietà al nucleare in Italia: l'IDV e Sinistra e Libertà, seguite dal PD con sette candidati su 10 che hanno dichiarato la loro opposizione alla costruzione dei nuovi EPR in Italia.

Nessun candidato dell'UdC e del PdL ha per ora preso posizione contro gli impianti EPR e i siti di deposito di scorie nucleari in Italia, come ha invece fatto uno dei dieci candidati selezionati della Lega Nord. Sono pervenute anche dichiarazioni spontanee contro il nucleare dalla lista Rifondazione-PDCI, che non era inclusa nel sondaggio in quanto già dichiarata antinucleare.

La maggioranza degli italiani è preoccupata e consapevole che il nucleare sia una scelta sbagliata. Gli assessori all'Ambiente delle Regioni italiane hanno affermato che le norme contenute nel ddl 1195 "incidono profondamente, irragionevolmente e illegittimamente sulle competenze delle Regioni" in maniera contraria a quanto previsto dalla Costituzione.

Ciascun candidato alle europee e amministrative ha, quindi, il dovere di esplicitare prima delle elezioni se si oppone al ritorno del nucleare senza nascondersi dietro strategici silenzi. Chiediamo ai candidati che non lo hanno ancora fatto di esprimersi contro il nucleare.