News - 26 gennaio, 2009
In Argentina provano a boicottare la "Ley de Bosques". La bozza di legge contro la deforestazione selvaggia - pronta già da sei mesi dopo una lunga campagna di Greenpeace che ha raccolto più di un milione di firme - rischia di non essere approvata. Perciò sulle spiagge del Mar del Plata Greenpeace ha installato un gigantesco telefono e tre cabine: basta comporre un numero per chiedere direttamente alla Presidente argentina Cristina Kirchner di difendere la "Ley de Bosques".
Attivtà di Greenpeace Argentina a Mar del Plata. Un telefono gigante per chiedere alla Presidente Kirchner di difendere la "Ley de Bosques".
La "Ley de Bosques" stabilisce che le province non possono rilasciare nuovi permessi a disboscare fino a quando non ci sarà un Piano Territoriale delle zone forestali che rispetti dieci criteri ecologici. Obiettivo: evitare la degradazione della foresta primaria e proteggere contadini e comunità indigene.
Circa un anno fa - partecipando a una cyberazione di Greenpeace - un milione e mezzo di argentini hanno chiesto l'approvazione della "Ley de Bosques". In questi giorni una forte lobby sta cercando di indebolire la legge. La presidente Kirchner prende tempo e non si decide a firmare.
Ma intanto già un migliaio di persone hanno fatto la fila a Mar del Plata per chiamare il numero (011) 4000-5580, il Telefono Rosso di Greenpeace, che devia le chiamate alla Presidenza argentina. Chiedono l'approvazione della "Ley de Bosques" e una politica seria contro la deforestazione.