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L'Arctic Sunrise nel Santuario dei Cetacei

News - 1 agosto, 2008
Parte oggi da Olbia la spedizione di Greenpeace per una verifica dello stato di salute del Santuario dei Cetacei. A bordo dell'Arctic Sunrise - lo storico rompighiaccio dell'organizzazione - ci sarà un'equipe di scienziati e osservatori di diverse istituzioni scientifiche. Obiettivo principale del tour: effettuare una valutazione complessiva dei cetacei, soprattutto balenottere e stenelle, nel settore occidentale del Santuario.

La nave di Greenpeace Arctic Sunrise

Le altre attività nel Santuario comprendono il conteggio della plastica e di altri oggetti galleggianti alla deriva, il monitoraggio del traffico navale e il prelievo di campioni per successive analisi batteriologiche e sulla presenza di idrocarburi, che saranno poi analizzati rispettivamente dal Laboratorio di Ricerca della Federazione di Damanhur e dal Dipartimento di Chimica dell'Università di Torino. La spedizione si concluderà a Genova il 12 agosto. Greenpeace lavorerà con l'Istituto Tethys e l'Università di Siena, coordinati dall'ICRAM (ora IRPA).

Sull'Arctic Sunrise è presente anche una telecamera subacquea operabile via cavo che può operare fino a 500 metri di profondità, così come una troupe foto/video per catturare immagini in superficie e in immersione.

Questa tour rappresenta un contributo concreto alla tutela del Santuario. Niente più scuse per la protezione di quest'area: sulla carta, dovrebbe essere protetta dal 2002!

Il primo censimento dei cetacei in questa zona venne effettuato da Greenpeace e Istituto Tethys alla fine degli anni '80. Da quelle informazioni nacque l'idea di un Santuario per la protezione dei cetacei, che si è concretizzato con un accordo del 1999 tra Italia, Francia e Monaco, ratificato dall'Italia nel 2001. Tuttavia non si è ancora avviato un Piano di Gestione che affronti e risolva le minacce che gravano sul Santuario, dalla pesca illegale all'inquinamento, dal traffico navale ai rumori che allontanano i cetacei.

Anzi - invece di tutelare il Santuario - Italia, Francia e Monaco continuano a perdere tempo: la Francia ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia dell'Ue, perdendo la causa, per difendere la sua flottiglia di reti derivanti, mentre l'Italia aveva autorizzato nel Santuario un sito industriale offshore, il rigassificatore di Livorno, che per fortuna è stato bloccato grazie al ricorso di Greenpeace!

Il tour dell'Arctic Sunrise fa parte della campagna di Greenpeace per la creazione di una rete globale di Riserve Marine pienamente protette che coprano il 40% del mare. Per il Mediterraneo Greenpeace chiede di istituire 32 riserve marine d'altura, in cui sia compreso il Santuario dei Cetacei.

La rete di riserve marine è un elemento essenziale a tutela del mare per proteggerlo dal cambiamento climatico, per ricostituire gli stock ittici e per proteggere la vita marina dalla distruzione degli habitat.

La rotta dell'Arctic Sunrise per il censimento dei cetacei

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