News - 20 febbraio, 2010
Venezia è sommersa dall’acqua alta! Nella notte i nostri attivisti sono entrati a Piazza San Marco su tre gommoni e hanno aperto lo striscione "Nucleare = falsa soluzione. Più efficienza e rinnovabili".
Attivisti di Greenpeace con i gommoni a Venezia: il nucleare è inutile. Foto di Francesco Alesi.
Secondo l'ultimo rapporto dell'ONU presentato lo scorso novembre a Marrakech, nei prossimi sessant'anni Venezia rischia di finire sott'acqua a causa dei cambiamenti climatici. Il nucleare è una strada sbagliata e pericolosa, che non salverà il clima. Bisogna investire subito in rinnovabili ed efficienza.
I piani nucleari del governo prevedono la creazione di almeno quattro centrali nucleari che costeranno all'Italia, soltanto per la costruzione, ognuna tra i 5 e i 6 miliardi di euro e che non saranno attive prima di dieci anni. Se l'Italia punterà sul nucleare non potrà rispettare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2020 e sprecherà le risorse che avrebbe potuto investire in tecnologie pulite ed efficienza, vere soluzioni immediatamente disponibili.
Mentre il governo con la Legge 99/2009 bypassa le competenze delle regioni in materia energetica, alcuni candidati, tra cui Polverini, Zaia e Formigoni approvano i piani nazionali pro-nucleari del governo. Difficile pensare che poi si opporranno a una centrale nella propria regione nonostante ora a fini elettorali dichiarino di "non aver bisogno" del nucleare nelle regioni in cui si presentano.
Intanto sul sito http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/homepage.html abbiamo raccolto già più più di 49mila firme contro il nucleare e oggi i nostri volontari saranno presenti in sei grandi città italiane (Roma, Venezia, Napoli, Milano, Firenze e Bari) con le cabine telefoniche della Nuclear Hotline: chiamando al numero verde gratuito 800 864.884 i cittadini possono lasciare messaggi contro il nucleare, che Greenpeace consegnerà ai candidati alle prossime elezioni regionali.