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Olio di palma

Pagina - 22 novembre, 2016

Da anni lavoriamo per spezzare il legame tra la produzione dell'olio di palma da un lato e la deforestazione, l’accaparramento delle terre (land grabbing) e la negazione dei diritti di lavoratori e comunità locali dall’altro.

Tra tutte le piante da olio, la palma è la coltura più efficiente in termini di resa per unità di superficie coltivata. L'olio di palma, inoltre, è un motore importante dell’economia di Paesi del Sud Est Asiatico e può essere prodotto responsabilmente.

Il boicottaggio di prodotti contenenti l’olio di palma non è per noi una soluzione: chiediamo alle aziende di comportarsi in modo serio e responsabile lungo la filiera, a partire dall’uso delle materie prime!

Olio di palma e sostenibilità

L’approccio "High Carbon Stock" (Elevato Stock di carbonio) permette di individuare le aree dove è consigliato realizzare piantagioni di palma da olio, ovvero terreni degradati, con basso valore naturalistico e di stoccaggio di carbonio. Si evita così di convertire in piantagioni le preziose foreste del Sud Est Asiatico, che sono invece importantissimi bacini di biodiversità e depositi di carbonio.

A livello internazionale esistono due organizzazioni che lavorano per garantire la produzione responsabile dell’olio di palma:

1. La Tavola Rotonda per l'Olio di Palma Sostenibile (Roundtable on Sustainable Palm Oil, RSPO), che oggi non riteniamo più affidabile a causa dei suoi bassi standard. All’interno della RSPO, infatti, ci sono anche aziende che non sono in grado di garantire che nella propria filiera produttiva non si verifichino fenomeni come la deforestazione o pratiche come l’incendio delle torbiere. Gli standard di certificazione della RSPO non ci convincono ed in più occasioni abbiamo denunciato fenomeni di deforestazione illegale all’interno di concessioni degli stessi membri della RSPO.

Per maggiori informazioni sulla RSPO e Greenpeace:

Nonostante la RSPO abbia fatto qualche passo avanti negli ultimi anni, per noi non ha mostrato una reale volontà di cambiamento. Se vogliamo davvero difendere le foreste è necessario garantire standard di certificazione e sistemi di controllo molto più efficaci. Per questa ragione, insieme ad altre associazioni ambientaliste ed aziende progressiste abbiamo fondato il Palm Oil Innovations Group.

2. Il Palm Oil Innovations Group (POIG) mira a spezzare il legame tra la produzione dell'olio di palma e la deforestazione, l’accaparramento delle terre (land grabbing) e la negazione dei diritti di lavoratori e comunità locali. È uno strumento per rafforzare e rendere più ambiziosi gli standard della RSPO e si concentra su tre tematiche: 1. Responsabilità ambientale, 2. Partnership con comunità locali e 3. Integrità aziendale e di prodotto. Insieme a noi, ne fanno parte organizzazioni come il Wwf, Rainforest Action Network, ma anche grandi marchi come Ferrero, Danone, Stephenson&Boulder, così come il gigante dell’olio di palma indonesiano Musim Mas Group. 

Il POIG non è un sistema di certificazione, ma fa si che l’impegno contro la deforestazione preso da un’azienda venga formalizzato da un accordo e possa essere verificato da enti terzi. Per maggiori informazioni sul POIG si può scaricare la POIG Charter .

Ferrero

Dopo anni di campagne abbiamo ottenuto una grande vittoria: Ferrero, che in un primo momento si era dotato esclusivamente della certificazione RSPO è, dal 2015, sostenitore del POIG. Questo significa che l’azienda sta realizzando una politica di acquisti dell'olio di palma molto ambiziosa in termini di sostenibilità ambientale, dimostrandosi una delle multinazionali più all’avanguardia rispetto alla sostenibilità dell’olio di palma.

I passi avanti fatti da Ferrero per quanto riguarda la sostenibilità dell’olio di palma li potete trovare qui:

È giusto che i consumatori siano sempre molto esigenti nei confronti delle marche che acquistano… se desiderate avere indicazioni più precise su Ferrero e l’olio di palma, non dubitate e rivolgetevi all’azienda!

Salubrità

Essendo un’organizzazione ambientalista, affrontiamo la questione della produzione e l’uso dell’olio di palma esclusivamente da questo punto di vista. Non abbiamo affrontato le (dibattute) questioni sulla salubrità dell’olio di palma (che, ovviamente, come cittadini ci interessano moltissimo) perché non ne abbiamo le necessarie competenze.

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