Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

Fuori dal nucleare

Greenpeace ha sempre combattuto con forza – e continuerà a combattere –l’energia nucleare perché rappresenta un rischio inaccettabile per l’ambiente e l’umanità. L’unica soluzione è fermare l’espansione della tecnologia nucleare, e la chiusura degli impianti esistenti.

Abbiamo bisogno di un sistema energetico che combatta i cambiamenti climatici, fondato sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica. La fonte nucleare, già oggi, produce a livello globale meno energia delle fonti rinnovabili, e il suo contributo continuerà a scendere nei prossimi anni.

Al contrario di quanto l’industria nucleare e L’ENEL ci raccontano, costruire abbastanza centrali nucleari per ridurre in modo sensibile le emissioni di gas serra ci costerà miliardi di euro, produrrà decine di migliaia di tonnellate di scorie altamente radioattive, contribuirà alla proliferazione militare e non è immune da rischi di incidenti gravi e gravissimi. Inoltre, prosciugherà le risorse economiche necessarie a perseguire le vere soluzioni per evitare i cambiamenti climatici.

Nuclear power plants are, next to nuclear warheads themselves, the most dangerous devices that man has ever created. Their construction and proliferation is the most irresponsible, in fact the most criminal act ever to have taken place on this planet

Patrick Moore, Assault on Future Generations, 1976

L’Era Nucleare ha avuto inizio nel luglio 1945, quando gli USA sperimentarono la prima bomba atomica vicino ad Alamogordo, in New Mexico. Pochi anni dopo, nel 1953, il presidente Dwight D. Eisenhower lanciò all’ONU il suo programma “Atoms fo Peace” (“Atomi per la pace”), suscitando uno sfrenato ottimismo.

Ma, come sappiamo, non c’è niente di pacifico a proposito del nucleare. Più di mezzo secolo dopo il discorso di Eisenhower il Pianeta si trova a combattere con l’eredità delle scorie nucleari, e di qualche incidente disastroso come quello di Cernobyl. E questa eredità inizia a essere riconosciuta per quella che è realmente.

Le cose si muovono lentamente nella giusta direzione. Nel novembre del 2000, infatti, il mondo ha riconosciuto il nucleare come un’energia sporca, pericolosa e non necessaria, rifiutando di assegnare a questa fonte i crediti anti-emissione di gas serra durante la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici dell’Aja. E un altro duro colpo è arrivato l’anno seguente, quando la Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile si è rifiutata di etichettare il nucleare come una “tecnologia sostenibile”. I rischi provenienti dal nucleare sono reali, consistenti e di lunga durata.

Visita il sito Nucleare: il problema senza la soluzione

Gli ultimi aggiornamenti

 

I costi economici del nucleare

Pubblicazione | 2 maggio, 2008 a 2:00

Questo rapporto, elaborato da un gruppo di ricercatori indipendenti, dimostra come a causa dei costi, dei lunghi periodi di costruzione, degli enormi contributi richiesti, delle preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alle incertezze legate a...

Cernobyl 22 anni fa. E oggi?

News | 26 aprile, 2008 a 0:00

22 anni fa il mondo assisteva al più grande disastro nucleare della storia: l'incidente al reattore numero quattro della centrale di Cernobyl. Oggi la lezione non è ancora stata recepita: in Spagna l'industria nucleare prova a insabbiare un grave...

Scorie nucleari in barattolo

News | 17 aprile, 2008 a 0:00

Oggi è la seconda giornata di protesta degli attivisti di Greenpeace presso le agenzie di Intesa Sanpaolo. In tutta Italia hanno distribuito ai clienti della banca "barattoli di scorie nucleari" per denunciare la decisone del Gruppo di finanziare...

Mochovce. Ricorso alla Commissione europea

News | 14 aprile, 2008 a 0:00

Greenpeace ha presentato ricorso alla Commissione europea contro i sussidi di stato illegali per il completamento della centrale nucleare di Mochovce, in Slovacchia. Secondo Greenpeace, il Governo slovacco ha garantito particolari condizioni a...

Banca Intesa finanzia il nucleare sovietico

News | 12 marzo, 2008 a 0:00

Gli attivisti di Greenpeace fanno visita alle agenzie di Banca Intesa Sanpaolo. In tutta Italia hanno informato i clienti sulla decisione del Gruppo di finanziare il completamento di due reattori nucleari anni '70 a Mochovce in Slovacchia. È un...

Vienna. Azione contro il nucleare sovietico

News | 7 marzo, 2008 a 0:00

Trenta attivisti di Greenpeace hanno "murato" l'entrata della sede principale di ERSTE Bank, nel centro di Vienna. La protesta è stata organizzata per criticare la decisione della banca di finanziare il completamento dei due reattori nucleari di...

WEC. Secondo round contro Enel!

News | 15 novembre, 2007 a 0:00

Al World Energy Congress Greenpeace colpisce ancora. Dopo il blitz di domenica scorsa, oggi un nuovo striscione si è aperto "magicamente" sulla testa di Fulvio Conti: "ENEL: Do Not Export Nuclear Risk", per denunciare l’intenzione di Enel di...

Enel e nucleare: il caso Belene

Pubblicazione | 15 novembre, 2007 a 1:00

La centrale nucleare di Belene in Bulgaria è uno degli impianti più pericolosi d'Europa, poiché è situato in una zona ad elevato rischio sismico, dove già nel 1977 un forte terremoto, a soli 14 metri da Belene, provocò la morte di circa 120...

Enel e nucleare: il caso Mochovce

Pubblicazione | 15 novembre, 2007 a 1:00

L'Enel intende spendere circa 1,9 miliardi di euro per il completamento della centrale di "Mochovce 3&4", uno degli impianti più antiquati d'Europa in quanto privo del guscio di contenimento necessario a proteggere i reattori da accidenti esterni...

Saving the climate: Quit Nuclear Madness – Energy Revolution Now!

Pubblicazione | 11 novembre, 2007 a 1:00

Questo rapporto dimostra come il recupero del nucleare sia in realtà una distrazione rispetto alla vera soluzione del problema dei cambiamenti climatici.

221 - 230 di 283 risultati.

Categorie