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Le scorie

L’industria nucleare vuole insabbiare il problema delle scorie, immagazzinandole in depositi geologici profondi. Tuttavia al mondo non ne è stato costruito nemmeno uno. Infatti, è stato finora impossibile trovare luoghi in cui la sicurezza potesse essere garantita per il lungo tempo necessario.

Ogni impianto nucleare produce un quantitativo di scorie e gran parte della centrale stessa, a fine vita, diventa una scoria da conservare per tempi lunghissimi. I residui della produzione di energia nucleare, infatti, possono rimanere radioattivi per centinaia di migliaia di anni. Nessun Paese, compresa l’Italia, dopo sessant’anni di storia del nucleare, ha ancora trovato la soluzione per la gestione di lungo termine di queste scorie.

Si tratta di controllare per due-tre secoli quelle a vita media e per decine di migliaia di anni quelle a vita più lunga. Chi potrà garantire questo processo nel tempo? Questa attività, oltre ad avere un notevole peso economico sulla sostenibilità delle centrali, rappresenta una delle minacce più gravi e meglio nascoste del nucleare.

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Su nucleare solo furbizia preventiva del Governo

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Il commento del nostro direttore esecutivo, Giuseppe Onufrio, alla notizia della presentazione in Senato di un emendamento che dovrebbe fermare la costruzione di nuove centrali nucleari, in attesa di "ulteriori evidenze scientifiche": furbizia...

La sede dell'AIEA diventa zona di evacuazione

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Gli attivisti di Greenpeace hanno creato una zona di evacuazione simbolica davanti alla sede dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) a Vienna. "Eliminare l'energia nucleare dal nostro futuro" è il messaggio rivolto ai...

Ricordando il disastro di Fukushima

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Attivisti e volontari hanno preso parte a una veglia di commemorazione per le vittime del terremoto in Giappone e per il disastro nucleare di Fukushima.

11 marzo – 11 aprile 2011: Fukushima a un mese dalla catastrofe

News | 11 aprile, 2011 a 17:40

La nostra attenzione su Fukushima non si è abbassata: due squadre di esperti in radiazioni hanno presentato oggi a Tokyo gli ultimi risultati del loro monitoraggio nelle aree al di fuori della zona di evacuazione.

A un mese dal terremoto in Giappone

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Latte e funghi contaminati in Ucraina, a 25 anni da Cernobyl

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A 25 anni di distanza dal disastro di Cernobyl, una nuova ricerca condotta in Ucraina dai nostri esperti di radiazioni rileva alti livelli di contaminazione radioattiva in molti alimenti di base, come latte e funghi.

Cernobyl 25 anni dopo

Pubblicazione | 7 aprile, 2011 a 14:21

Questo briefing riassume il contenuto del Rapporto di Greenpeace International “Pilot investigation of food products contamination by 137Сs in selected areas of Ukraine affected by the Chernobyl catastrophe in 1986”.

Fukushima: verdure radioattive a 25 km

News | 6 aprile, 2011 a 19:09

La nostra squadra di radioprotezione in Giappone ha scoperto alti livelli di contaminazione nelle verdure raccolte alla periferia della città di Minamisoma, 25km a nord dalla centrale di Fukushima. Informazioni ufficiali insufficienti per chi...

Fukushima: contaminazione in aumento. Dopo il mare, la carne

News | 31 marzo, 2011 a 18:47

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