Pagina - 20 dicembre, 2010
La Direttiva Comunitaria sullo stoccaggio in sicurezza dei rifiuti nucleari proposta dalla Commissione europea è un’impresa titanica: finora non esiste un impianto (in nessuna parte del mondo) dimostratosi all’altezza di questo compito, che prevede un “deposito in sicurezza” per materiale (variamente confinato) che presenta rischi sanitari e ambientali per un arco di tempo stimabile nelle decine o nelle centinaia di migliaia di anni.
La ricerca di un “deposito in sicurezza” ha dominato gli sforzi (economici e di ricerca) della lobby nucleare negli ultimi trent’anni: praticamente da quando si sono chiuse le porte per la semplice, economica e devastante pratica dello smaltimento in mare delle scorie radioattive. Pare che la Commissione europea adesso abbia trovato la bacchetta magica. O, forse, ha avuto qualche interessato suggerimento.
Questo briefing è una sintesi del Rapporto di Greenpeace International “Rock solid? A scientific review of geological disposal of high-level radioactive waste”.
Leggi e scarica il rapporto