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La caccia in Norvegia

Pagina - 3 gennaio, 2011
La Norvegia ha ripreso la caccia commerciale alle balene nel 1993 come tentativo da parte del partito al governo in quel periodo di aumentare la propria popolarità nel Nord del Paese.

Per giustificare la caccia, alcuni scienziati norvegesi hanno fatto una stima della popolazione di cetacei, che dopo si è scoperto essere molto più alta dei loro dati.

La polemica scientifica riguardante le stime degli esemplari di balenottere minori in Norvegia continua ancora oggi; ma anche se la popolazione è stata accuratamente definita, la caccia mina direttamente l’autorità della Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC).

La Norvegia e i suoi tradizionali cacciatori di balene… dal 1930.

Da quando ha ricominciato la caccia commerciale, la Norvegia ha affermato che la sua caccia alle balenottere minori è su piccola scala e fa parte della tradizione. In realtà nel Paese la caccia alle balenottere non è iniziata se non nel 1930.

Le navi norvegesi usate per la caccia attraversano le acque internazionali e viaggiano per più di mille miglia per raggiungere i territori di caccia. Funzionano come piccole fabbriche che possono rimanere in mare per molte settimane e togliere il grasso delle balene direttamente a bordo. In realtà, la flotta baleniera norvegese è ben lontana dall’essere cruciale per la sopravvivenza delle comunità costiere, che dipendono dallo stato della pesca norvegese.

Le brochure pubblicate dal governo della Norvegia sostengono che la carne di balena viene venduta nel Paese ed è tradizionalmente parte delle dieta della popolazione. A dire il vero il mercato per la carne in Norvegia è piccolo: il vero obiettivo dei balenieri norvegesi è l’esportazione verso il Giappone, dove i prezzi pagati per la carne di balena sono molto più alti che in Norvegia.

I rapporti con il Giappone.

La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) stila una lista delle grandi balene nella sua Appendice I, secondo la quale il commercio internazionale di prodotti derivanti da esse è proibito.

Giappone e Norvegia stanno facendo pressione in modo aggressivo per togliere dalla lista le balena dalla Appendice I e metterle nell’Appendice II per riprenderne il commercio.

A inizio 2001, il governo norvegese ha annunciato che permetterà l’esportazione di grasso e carne di balena verso il Giappone, anche se proibita dal CITES.

Un portavoce a favore dei balenieri ha descritto la decisione come “la vittoria finale”. Greenpeace ha documentato tonnellate di grasso congelato - con ogni blocco accuratamente confezionato ed etichettato in giapponese - conservate in magazzini industriali norvegesi e pronte per essere esportate.

Una ripresa del commercio internazionale dei prodotti derivanti dalle balene avrebbe conseguenze catastrofiche. I cacciatori di balene sarebbero incentivati alla caccia segreta visto che sarebbe più facile contrabbandare illegalmente carne di balena in Giappone.

Anche con l’attuale divieto di commerciarla, viene regolarmente scoperta carne illegale di balene, sia di specie a rischio sia di quelle non in pericolo di estinzione, in vendita in Giappone.

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