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Riserve marine

Sempre più dati scientifici indicano come l'istituzione di una rete di riserve marine su larga scala, che protegga le specie e gli ecosistemi marini, può contrastare la crisi del patrimonio ittico e garantire un’efficace tutela delle attività di pesca.

Riserve marine ora

Mar Mediterraneo

Le riserve marine possono giovare alle zone di pesca adiacenti sia perché i pesci adulti possono sconfinare oltre il perimetro della riserva, sia per il passaggio di uova e di larve. All'interno delle riserve, le colonie possono crescere in dimensione, i pesci possono vivere più a lungo e, col tempo, migliorare il proprio tasso di riproduzione. Le riserve marine potrebbero, inoltre, avvantaggiare anche le specie migratorie come gli squali e i tonni, qualora fossero create dove queste specie sono più vulnerabili, come nelle zone di riproduzione.

Le riserve marine sono aree proibite a qualsiasi uso estrattivo - attività di pesca o minerarie - e di scarico. All'interno possono esserci delle zone dove non è concessa alcuna attività umana, ad esempio zone che fungono da aree scientifiche o dove ci sono habitat e specie particolarmente sensibili. In altre zone costiere, invece, può essere autorizzata una pesca su piccola scala, non distruttiva, sostenibile, con la piena partecipazione di tutte le comunità locali interessate.

Evitare il sovrasfruttamento delle risorse ittiche è l'obiettivo primario dell'istituzione delle riserve marine. Sono fondamentali anche per proteggere l'ambiente marino dall'inquinamento, in particolare da quello causato dallo scarico dei rifiuti.

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