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Minacce e pericoli degli OGM

Pagina - 22 novembre, 2010
I fautori degli OGM vorrebbero farci credere che è possibile far coesistere agricoltura tradizionale, biologica e OGM. Che è possibile produrre OGM senza minacciare altre forme di agricoltura.

Falso.
Non è possibile mantenere le filiere separate. La contaminazione delle filiere biologiche e tradizionali da parte degli OGM è inevitabile.
Alcuni esempi lo dimostrano. Nel 2009, Greenpeace in Svizzera ha analizzato 22 varietà di miele venduto nel Paese: più di un quarto conteneva tracce di polline OGM. Complessivamente, dal 1996, data di arrivo sul mercato degli OGM, sono stati registrati quasi 300 casi di contaminazione in 57 paesi!

Come potrebbero stare, fianco a fianco, campi OGM e campi non-OGM, senza che il vento, le api, gli uccelli o le acque sotterranee interferiscano in questa teorica programmazione? Inevitabilmente, in natura si mescolano semi, pollini, fiori. La contaminazione poi non si limita ai campi. Basti pensare alle macchine agricole, ai silos di stoccaggio, alle operazioni di trasporto e trasformazione dei prodotti. La coesistenza è per definizione impossibile.

In altre parole, la diffusione degli OGM firmerebbe la condanna a morte per tutte le altre forme di agricoltura. Le aziende agricole biologiche e quelle tradizionali, come le conosciamo oggi, scomparirebbero. Diffondere gli OGM significherebbe attribuirgli il monopolio assoluto dell'agricoltura. Non ci sarebbero che gli OGM, e allora? Qualcuno potrebbe pensare:"Non è questo il progresso?" La risposta è No. La diffusione degli OGM è una minaccia per il nostro ambiente, per la salute umana e animale, per gli equilibri economici e sociali e anche da un punto di vista etico.

Ecco perché.

Impatti ambientali
Impatti sulla salute umana
Impatti socio-economici
Un problema etico

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