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Greenpeace, Legambiente e WWF a Clini: nel domani dell'Europa non c'è il nucleare

Comunicato stampa - 26 gennaio, 2011
In merito a quanto dichiarato oggi da Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell'Ambiente, in occasione dell'evento 'Going for Green' organizzato dall'ambasciata britannica a Roma ("se non avessimo avuto il contributo del nucleare a livello europeo le emissioni sarebbero sicuramente più alte, anche intorno al 30%") le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e WWF hanno dichiarato:

“Non si capisce a quali emissioni si riferisca Corrado Clini: le emissioni di gas serra nell'UE-27 per l'ultimo anno disponibile (2008) ammontano a 4,9 miliardi di tonnellate. Nel 2007 la produzione nucleare nell'UE-27 è di 935 miliardi di kWh. Anche se per assurdo  - con la bacchetta magica - venissero sostituite dall'oggi al domani con impianti a gas - quelli tra le fonti convenzionali che costano oggi di meno - si produrrebbero 330 milioni di tonnellate di CO2, pari al 6.7% delle emissioni totali, non certo il 30% che cita Clini”.

Oggi si discute di scenari al 100% da rinnovabili al 2050: per quella data la possibilità tecnica di fare a meno delle fonti fossili e del nucleare esiste. Il problema è quale strada si debba prendere per il domani, nessuno ragiona con la bacchetta magica: e visto che Clini ha stressato il fatto che per rimanere al di sotto dei 2 gradi di aumento medio della temperatura globale, come ribadito a Cancun, è necessario che il picco delle emissioni sia entro il 2020, quale contributo pensa potrebbe dare il nucleare italiano che per allora non sarebbe nemmeno in opera? Nel domani dell'Europa non c'è il nucleare".

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