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Greenpeace festeggia per le Bocche di Bonifacio ma ora servono i fatti

Comunicato stampa - 15 giugno, 2010
I Governi di Italia e Francia finalmente rispondono alle richieste di Greenpeace e delle comunità locali di Corsica e Sardegna e si impegnano a proteggere le Bocche di Bonifacio. Oggi, infatti, il Ministro dell'Ambiente Italiano, Stefania Prestigiacomo, e il Ministro per l'Ecologia francese, Jean-Louis Borloo, alla presenza di autorità locali e rappresentanti di Greenpeace, hanno appena firmato nel porto di Palau un Accordo per richiedere il divieto di transito per le navi che trasportano carichi pericolosi nelle Bocche. Verrà firmata anche una lettera di intenti per la protezione di questo tratto di mare.

"Oggi è un giorno importante per la protezione dell'ecosistema marino e una vittoria per Greenpeace, per la Sardegna e la Corsica - commenta Giuseppe Onufrio Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia, presente alla cerimonia - Proprio qui quasi un anno fa, sulla Rainbow Warrior di Greenpeace, con i sindaci della sponda sarda e corsa, avevamo lanciato un appello ai Ministri per proteggere questo tratto di mare".

Gli amministratori di Corsica e Sardegna, lo scorso agosto, avevano firmato a bordo della nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, un appello rivolto al Ministro Prestigiacomo e al Ministro Borloo,  per chiedere la tutela dello stretto e del Santuario dei Cetacei "Pelagos".

"Ci congratuliamo con il Ministro Prestigiacomo e confidiamo che a questo primo passo ne seguano altri per garantire la tutela di quest'area e più in generale del Santuario dei Cetacei e del Mediterraneo. Per salvare il nostro mare - continua Onufrio- non servono parchi di carta, ma una rete di riserve marine che protegga veramente aree chiave come il Santuario dei Cetacei o il Canale di Sicilia".

È importante che all'accordo adesso segua un piano preciso per presentare nel più breve tempo possibile all'Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) una proposta per tutelare le Bocche dai traffici navali a rischio e che si avviino i meccanismi necessari per la creazione di un Parco Marino Internazionale sardo-corso delle Bocche di Bonifacio.

Purtroppo, la storia insegna che non sempre la firma di un accordo è sufficiente. L'accordo firmato da Francia e Italia nel 1999 per la creazione del Santuario dei Cetacei "Pelagos", all'interno del quale si trovano le Bocche di Bonifacio,  è tristemente famoso per non aver portato a nessuna reale protezione dell'area. Da anni Greenpeace denuncia lo stato di degrado della zona, dove i cetacei stanno sparendo.

Dopo questa firma, Greenpeace si aspetta che l'Italia faccia un salto di qualità nelle politiche di tutela del mare sia a livello nazionale che nell'ambito di processi internazionali come la Convenzione di Barcellona. Le minacce aumentano ed è doveroso che l'Italia insieme a tutti i Paesi del Mediterraneo - a cominciare dalla Francia che condivide con l'Italia la responsabilità del ritardo nella protezione del Santuario dei Cetacei - continuino a muovere passi concreti per mantenere ciò che hanno da tempo promesso.

Briefing Bocche di Bonifacio:
http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/bocche-bonifacio


L'Appello firmato sulla Rainbow Warrior: http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/sindaci-appello-bonifacio


Link briefing "Balene finite":
http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/santuario-balene

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