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Più rinnovabili per ridurre l'impatto delle crisi geopolitiche

Comunicato stampa - 23 febbraio, 2011
Greenpeace ritiene che la crisi in Libia e le sue ripercussioni nelle forniture di petrolio e gas al nostro Paese dimostrino, ancora una volta, quanto le energie rinnovabili siano fondamentali anche per migliorare la sicurezza negli approvvigionamenti energetici in Italia.

"Le fonti rinnovabili sono le uniche in grado di aumentare l'indipendenza dall'estero e ridurre l'impatto di possibili crisi politiche nei Paesi produttori", sottolinea Domenico Belli, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.

Quasi tutto il petrolio e il gas provengono dall'estero e ancora nel 2010 la bolletta energetica ha pesato per oltre 51 miliardi di euro nelle tasche dei cittadini italiani. E questo vale del resto anche per l'uranio che dovrebbe alimentare le centrali nucleari previste dal Governo.

"Questa situazione rende ancor più assurda la campagna contro le rinnovabili in corso nel nostro Paese - continua Belli - Il Governo dovrebbe rivedere, anche per questo motivo, la sua proposta di Decreto sulle rinnovabili che, di fatto, renderà molto difficile lo sviluppo di una filiera nazionale dell'energia solare fotovoltaica ed eolica. Fonti energetiche che, in questi ultimi anni, sono finalmente decollate anche in Italia".

Nelle scorse settimane Greenpeace ha presentato, assieme alle altre Associazioni ambientaliste e Istituti nazionali, le sue proposte di modifica del Decreto proprio per eliminare quelle parti che fermerebbero lo sviluppo di queste fondamentali risorse energetiche.

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