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In tutto il mondo attivisti di Greenpeace manifestano insieme al movimento “Bridges not Wall”

Comunicato stampa - 20 gennaio, 2017
Dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti, dal Sudafrica all’Italia, in oltre venti località di tutto il Pianeta attivisti di Greenpeace hanno manifestato all’insegna di un chiaro messaggio di speranza e pace, “Ponti non muri”, unendosi alle migliaia di persone che stanno dando vita al movimento globale Bridges not Walls.

Greenpeace si impegna a lottare per un mondo in cui la giustizia sociale ed economica, la salvaguardia dell’ambiente e la tolleranza verso tutti prevalgano sugli interessi di quelle élite interessate a diffondere sentimenti negativi come l’islamofobia, la xenofobia, il razzismo, l’omofobia e il sessismo. Chi governa le nostre società, così come i grandi gruppi economici e finanziari, che detengono oggi un potere enorme, ha la responsabilità di garantire pace, equità, progresso e difesa del Pianeta, per chi lo abita oggi e per le generazioni che verranno.

«Non possiamo permettere che messaggi volti a fomentare odio ed egoismo prendano il sopravvento», afferma Jennifer Morgan, Direttrice Esecutiva di Greenpeace International. «Dobbiamo puntare a un’economia sostenibile, alla tutela dell’ambiente e alla costruzione di un futuro giusto per tutti. Queste non sono mere petizioni di principio, ma gli obiettivi concreti verso cui, quotidianamente, tende l’opera di miliardi di persone», conclude Morgan.

Solo con una forte coscienza civile, secondo Greenpeace, è possibile superare gli ostacoli disseminati sulla strada che porta a un mondo più giusto, verde e di pace. 

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