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Re:Common e Greenpeace: Generali continuerà ad assicurare il carbone?

Comunicato stampa - 22 febbraio, 2018
A seguito della approvazione odierna da parte del Cda di Assicurazioni Generali della strategia sul cambiamento climatico, Re:Common e Greenpeace Italia esprimono perplessità circa i contenuti della stessa, pur rimanendo aperte a conoscerne i dettagli.

“La policy approvata questa mattina è vaga nei contenuti, e non sembra portare ad alcun cambiamento da parte di Generali nelle proprie attività di copertura assicurativa per centrali, miniere e infrastrutture legate al carbone – dichiara Luca Iacoboni, responsabile campagna Clima e Energia di Greenpeace Italia – Generali oggi fornisce copertura assicurativa ad alcuni dei più inquinanti impianti d’Europa e, a quanto appare, continuerà a farlo. Sul tema del disinvestimento ci sono delle potenzialità nella strategia, ma molto dipenderà da come verrà applicata la "clausola delle eccezioni" prevista nel testo”.

Le associazioni offrono inoltre una valutazione negativa comparando la policy di Generali a quella di altri grandi compagnie assicurative, come ad esempio Axa. “Sebbene alcuni dettagli rimangano ancora da chiarire, la policy annunciata da Generali risulta molto debole, soprattutto in confronto a quella approvata da Axa lo scorso dicembre. Ci sembra illogico, oltre che sbagliato, continuare ad assicurare miniere e centrali di società dalle quale Generali vuole disinvestire” spiega Alessandro Runci di Re:Common.

Greenpeace e Re:Common hanno pubblicato nei giorni scorsi un rapporto, in collaborazione con la rete Unfriend Coal, proprio sugli investimenti e le coperture assicurative fornite da Generali alle attività legate al carbone in Polonia, che risultano essere tra le più inquinanti d’Europa.

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