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Smog, Greenpeace monitora aria vicino scuole di Milano: «i bambini tra i fumi dei diesel, valori sempre oltre i limiti»

Comunicato stampa - 20 novembre, 2017
Dai monitoraggi dell’aria effettuati nelle ultime settimane da Greenpeace nei pressi di dieci scuole dell’infanzia e primarie di Milano – tra le 7.30 e le 8.30 – emergono concentrazioni di biossido di azoto (NO2) ampiamente, e costantemente, al di sopra del valore individuato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per la protezione della salute umana: 40 μg/m3, microgrammi per metro cubo.

La concentrazione media oraria più bassa rilevata da Greenpeace all’ingresso delle scuole milanesi è di 63,4 μg/m3, la più alta 113,7 μg/m3. Si registrano picchi – in concentrazioni medie su dieci minuti – fino a 124,6 μg/m3: un valore abnorme, se si considera che già nel 2005 l’OMS segnalava come nei bambini gli effetti patogeni del NO2 sul sistema respiratorio siano provati anche per concentrazioni inferiori ai 40 μg/m3. A Milano quasi il 70 per cento del biossido di azoto presente in atmosfera è originato dal traffico (fonte INEMAR), e in particolare dai veicoli con motori diesel.

Greenpeace chiede ai sindaci delle città italiane più colpite dal biossido di azoto (Roma, Torino, Milano e Palermo) di prendere presto provvedimenti radicali per abbattere questo inquinante. Sin qui tutte le amministrazioni hanno risposto all’appello dell’associazione; il governo cittadino di Milano ha risposto in tempi brevissimi senza poi indicare – contrariamente rispetto a quanto fatto dalle altre tre città – una data di incontro per discutere con Greenpeace. I responsabili dell’associazione sollecitano un confronto da settimane.

«La situazione riscontrata nelle scuole milanesi, all’orario della prima campanella, è peggiore di quella pur grave fotografata a Roma con la stessa metodologia poche settimane fa», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia «I valori di NO2 registrati a Milano sono in media più alti di quasi il 50 per cento di quelli delle scuole della Capitale. I bambini di questa città giorno dopo giorno, cinque giorni a settimana, per nove mesi l’anno, fanno ogni mattina un terribile “pieno” di gas irrespirabili prima di sedersi ai loro banchi. C’è un solo modo per abbattere le concentrazioni di biossidi di azoto nelle grandi città: limitare progressivamente la circolazione dei diesel, fino a vietarla nei prossimi anni».

Come riportato nel report di Greenpeace “Ogni respiro è un ​rischio”, il biossido di azoto è classificato tra le sostanze certamente cancerogene, ed è  particolarmente nocivo sui bambini. Secondo l’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), a livello europeo l’Italia è il Paese con il più alto numero assoluto di morti premature causate dal NO2, con oltre 17 mila casi l’anno.

«A Parigi, Copenaghen, Madrid, Atene, Stoccarda e in altre città si sta scrivendo oggi la data oltre la quale i veicoli più inquinanti, a cominciare dai diesel, non potranno più circolare. È una decisione importantissima, questa, che va presa presto, perché deve servire a orientare i consumatori nelle loro scelte di mobilità per i prossimi anni», continua Boraschi. «I sindaci delle città italiane, a cominciare da Sala, devono prendere esempio dai loro colleghi stranieri e prevedere uno stop ai diesel entro la fine del loro mandato».

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