Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

Tramonta il sole sull'energia nucleare giapponese

Comunicato stampa - 10 maggio, 2011
Greenpeace accoglie con favore l'ambiziosa proposta del primo ministro giapponese Naoto Kan di abbandonare i piani di sviluppo di 14 nuovi reattori nucleari da qui al 2030 e di investire invece in fonti di energia rinnovabile e risparmio energetico.

"Le affermazioni di Naoto sul fatto che il Giappone debba "ricominciare da zero" sulla pianificazione a lungo termine delle sue risorse energetiche dopo il disastro di Fukushima, sono un ulteriore dimostrazione che l'energia nucleare è definitivamente al tramonto" - commenta Junichi Sato, Direttore Esecutivo di Greenpeace Giappone.

I piani di sviluppo del governo giapponese prevedevano l'apertura di altri 14 reattori nucleari per portare la percentuale di energia elettrica derivata da nucleare dal 30 al 50 percento entro il 2030.

"Non abbiamo bisogno di aspettare nuovi disastri: i governi di tutto il mondo devono seguire l'esempio giapponese e cambiare le proprie strategie energetiche puntando su energie pulite e rinnovabili - dichiara Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia -. I progetti del governo italiano sul ritorno al nucleare risultano essere sempre più anacronistici e fuori da ogni logica. L'energia del futuro di Berlusconi è già passato".

Categorie