Comunicato stampa - 3 agosto, 2009
Oggi la Rainbow Warrior, nave ammiraglia di Greenpeace, veleggia attraverso le Bocche di Bonifacio, lo stretto tra Corsica e Sardegna, con a bordo amministratori e associazioni locali uniti in un appello ai Ministri dell’Ambiente di Italia e Francia per una efficace protezione della zona. Alla nave di Greenpeace si sono unite, in questa veleggiata simbolica, decine di imbarcazioni “amiche”.
La nave ammiraglia della Rainbow Warrior.
Una delle zone più belle del Mediterraneo rischia
quotidianamente la tragedia ambientale. Le Bocche di Bonifacio,
sono un'area ricchissima di biodiversità, di notevole valore
paesaggistico e turistico. Tuttavia da anni Greenpeace denuncia che
in un'area di mare soggetta a forti correnti e a fortissimi venti,
transitano ogni anno tremila imbarcazioni cargo, di cui il dieci
per cento trasporta sostanze pericolose. Italia e Francia hanno
vietato nelle Bocche il transito di navi con carichi a rischio, ma
purtroppo, questo divieto non si applica a tutte le altre
bandiere.
Nell'appello si chiede ai Ministri dell'Ambiente francese e
italiano di impegnarsi a presentare all'Organizzazione Marittima
Internazionale (IMO) una proposta per l'inserimento dello stretto
nell'elenco delle Aree Marine Particolarmente Sensibili (PSSA).
"Con questo appello chiediamo che si proibisca il transito a
tutte le imbarcazioni con carichi pericolosi - spiega Giorgia
Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace in Italia- La
Francia ha recentemente mostrato di voler muoversi in questa
direzione. Dovremo attendere l'incidente, che presto o tardi ci
sarà, perché anche il Ministro dell'Ambiente italiano prenda le
precauzioni che tutti conoscono?"
Le Bocche, inoltre, si trovano all'interno del Santuario dei
Cetacei "Pelagos", un'area di mare compresa tra Costa Azzurra,
Toscana e Nord della Sardegna. Purtroppo Greenpeace ha più volte
denunciato che questo Santuario è soltanto una farsa: nessuna
gestione, nessun monitoraggio o controllo specifico, nessuna
tutela. E' arrivato il momento di adottare un adeguato piano di
gestione del Santuario, che si occupi in modo prioritario delle
aree più delicate, come le Bocche di Bonifacio.
Nell'appello si chiede inoltre che finalmente si realizzi
davvero il Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio,
necessario strumento di gestione integrata di un habitat fragile
insidiato non solo dai trasporti via mare ma anche da quello che
accade lungo le coste.
"Oggi - afferma Giorgia Monti - le comunità locali dichiarano il
loro impegno a voler tutelare questo tratto di mare e indicano
meccanismi di tutela che possono essere avviati in tempi
relativamente brevi: sono i Ministri dell'Ambiente di Italia e
Francia che adesso devono prendere decisioni ambiziose e coraggiose
per garantire una adeguata protezione delle Bocche di
Bonifacio".
La Rainbow Warrior, impegnata in un tour a difesa del
Mediterraneo, navigherà nelle prossime settimane nel Santuario dei
cetacei svolgendo attività di monitoraggio e promuovendo, a partire
proprio da questo tratto di mare, la creazione di una rete di
Riserve Marine pienamente protette che coprano il 40% del mare.
Notes: Appello per le Bocche di Bonifacio: http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/sindaci-appello-bonifacio