Questo sito utilizza cookie tecnici propri per migliorare la tua navigazione e cookie di terze parti per analisi statistiche e condivisione dei contenuti. Procedendo con la navigazione acconsenti all'uso di tutti i cookie. Per saperne di più clicca qui.

Attivisti giapponesi arrestati per aver scoperto uno scandalo sulla carne di balena. Immediata la denuncia di Greenpeace.

Comunicato stampa - 11 luglio, 2008
Due pacifici attivisti di Greenpeace sono stati accusati di furto e violazione di proprietà privata dopo aver denunciato lo scandalo del furto e contrabbando di carne di balena che coinvolge il governo giapponese, finanziatore del programma di caccia baleniera nel Santuario dell’Oceano Antartico. Oggi il Pubblico Ministero di Aomori, in Giappone, ha emesso l’accusa per Junichi Sato e Toru Suzuki, dopo 3 settimane di arresto, nonostante una forte mobilitazione internazionale che chiedeva il loro rilascio immediato.

I due attivisti sono stati arrestati il 20 giugno, più di un mese dopo

che un'indagine di Greenpeace confermava l'informazione fornita da un

impiegato della flotta baleniera, secondo cui l'equipaggio della Nisshin

Maru contrabbandava carne di balena ricavandone grossi guadagni.

"È evidente che le forze politiche all'interno delleistituzioni

giapponesi stiano tentando di mettere a tacere una legittima protesta

pacifica, con lo scopo di proteggere un cosiddetto programma scientifico

di caccia alle balene" dichiara Gerd Leipold, direttore esecutivodi

Greenpeace International. "Non è stata una semplice indagine di polizia

sul presunto furto di uno scatolone; Junichi e Toru non avrebbero dovuto

essere trattenuti visto che hanno intercettato la prova di un

contrabbando e l'hanno consegnata alle autorità per le indagini,

offrendo piena collaborazione".

"Invece di perseguire chi ha scoperto crimini all'interno del programma

di caccia alle balene, il governo giapponese dovrebbe revocare tutti i

permessi di caccia alle balene nell'Antartico, rilasciare gli attivisti

e avviare subito un'indagine sullo scandalo della carne di balena"

continua Gerd.

Più di 230.000 mila persone da tutto il mondo hanno inviato lettere al

Governo Giapponese per chiedere il rilascio di Junichi e Toru e

l'apertura di un'indagine completa sullo scandalo del furto di carne di

balena. Proteste si sono svolte fuori dalle ambasciate giapponesi di 35

città, in 30 nazioni. Quasi 30 associazioni ambientaliste e umanitarie

hanno espresso la loro solidarietà, incluse Amnesty International,

Lawyers Network for Human Rights Observation, International Fund for

Animal Welfare, InArticle 19, Transparency International, Oceana,

Ubuntu, e Oxfam.

Categorie