Comunicato stampa - 1 settembre, 2010
Baia di Baffin , International — I quattro attivisti di Greenpeace – che ieri all’alba hanno scalato e bloccato la piattaforma petrolifera Stena Don nell’Oceano Artico - hanno passato la notte sospesi nelle tende, sfidando temperature ben al di sotto dello zero. I quattro climber sono pronti a resistere diversi giorni per protestare contro la corsa all’oro nero che minaccia il delicato e incontaminato ecosistema artico.
Attivista in azione sulla piattaforma petrolifera Stena Don nell’Oceano Artico.
«È ora di fermare le perforazioni in alto mare – sostiene Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace - soprattutto in aree particolarmente vulnerabili come l’Artico o il più vicino Mar Mediterraneo. Dobbiamo liberarci dalla schiavitù del petrolio e iniziare una vera e propria rivoluzione energetica, investendo in energie rinnovabili ed efficienza energetica».