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Gruppo di balene circonda la nave di Greenpeace

Comunicato stampa - 8 gennaio, 2008
Un team internazionale di scienziati ed operatori foto/video a bordo della nave di Greenpeace "Esperanza" è riuscita a documentare alcuni aspetti importanti della vita delle megattere nell'Oceano Antartico. L'Esperanza è in viaggio per andare a bloccare la caccia baleniera giapponese.

Megattera nell'Oceano Antartico

"L'Esperanza è stata circondata da una cinquantina di megattere in alimentazione" racconta Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. "E' stato possibile registrare le voci delle megattere mentre mangiavano. Si sa molto poco di questo comportamento nelle popolazioni di cetacei dell'Oceano Antartico".

Questo dimostra che la ricerca scientifica non letale sulle balene non solo è possibile ma fornisce dati molto migliori della vergognosa caccia a scopi scientifici millantata dal Ministero della Pesca del Giappone che da quasi vent'anni uccide balene senza riuscire a raccogliere alcun dato utile su questi animali.

Greenpeace invece sta collaborando con vari scienziati al progetto Great Whale Trailing per raccogliere dati sugli spostamenti delle megattere anche con marcatura satellitare, prelevando frammenti di pelle per analisi genetiche. Inoltre, l'associazione sta collaborando con l'International Fund For Animal Welfare (IFAW) realizzando una banca dati per la foto-identificazione (grazie alla forma delle pinne caudali) e registrandone la voce. Greenpeace inoltre fornirà all'IFAW le immagini della caccia baleniera per approfondire le ricerche sui metodi di cattura crudeli della flotta giapponese. Già negli anni scorsi, questa documentazione ha fornito le basi per uno studio pubblicato nella letteratura scientifica che dimostra l'agonia delle balene arpionate. Infine, l'Esperanza è equipaggiata con una telecamera fissa che raccoglie immagini sulla distribuzione dei ghiacci, nell'ambito del progetto dell'Anno Polare Internazionale.

"L'Esperanza continua il suo programma di ricerca dimostrando che la caccia baleniera è solo una porcheria, altro che scienza!- tuona Giannì - Il Giappone vuole uccidere un migliaio di balene solo per poterne vendere la carne. Anche per la scienza, una balena viva vale molto più di una morta".

La flotta baleniera giapponese intende uccidere 935 balenottere minori e 50 balenottere comuni. L'Esperanza vuole contrastare con metodi creativi e non violenti questa strage spacciata come ricerca scientifica, dimostrando al tempo stesso che la scienza è un'altra cosa.

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