Comunicato stampa - 29 gennaio, 2007
Riparte l'"Esperanza", dopo il successo dello scorso anno, per una nuova spedizione che ha lo scopo di salvare 945 balene dagli arpioni giapponesi. La nave di Greenpeace è salpata da Auckland, in Nuova Zelanda, ed è nuovamente in navigazione nel mar Antartico per contrastare le baleniere. La ricerca delle navi giapponesi potrà richiedere diversi giorni anche se l'aviazione neozelandese ha già individuato la flotta baleniera.
Caterina Nitto, skipper di professione e attivista di Greenpeace, in azione per fermare le navi baleniere giapponesi e difendere le balene.
A bordo dell'"Esperanza", per il secondo anno consecutivo, è
imbarcata l'attivista italiana Caterina Nitto. 33 anni, milanese,
skipper di professione in Sardegna quando non è imbarcata sulle
nostre navi, è stata impegnata nella passata spedizione alla guida
dei gommoni sotto i getti degli idranti delle baleniere giapponesi.
"Spero di vedere tante balene, così come le ho viste nel
Mediterraneo in questi mesi, libere e non coperte di sangue, con
l'arpione piantato nel dorso" spiega Nitto. "La nostra battaglia
sarà ancora una volta durissima ma questa volta ce la dobbiamo fare
a fermare gli arpioni. E' inutile che continuano a propagandare
questo massacro come ricerca scientifica. E' diventata una
barzelletta!"
Quest'anno Greenpeace vuole coinvolgere più persone possibile in
questa battaglia. Ognuno può diventare "Ocean Defender" attraverso
il sito http://oceans.greenpeace.org/it/
o ancora si può partecipare ad un concorso d'idee internazionale
per trovare nuovi metodi per salvare le balene: http://whales.greenpeace.org/it