Greenpeace lancia oggi il sito web "I banditi del
clima" (www.greenpeace.it/banditi) per difendere il diritto
di
protestare in nome dell'ambiente e della salute. Questo perche'
a12
attivisti dell'organizzazione, che hanno preso parte a un'azione
di
protesta presso la centrale Enel di Brindisi, e' stato
notificato da
parte del questore il bando dalla citta': dichiarati
"socialmente
pericolosi" viene loro vietato "di fare ritorno nel comune di
Brindisi e
frazioni per ANNI TRE". Greenpeace ha impugnato il provvedimento
e
lancia una mobilitazione online, invitando gli utenti a unirsi
con una
foto ai "banditi del clima".
All'alba dello scorso 30 novembre gli attivisti entravano nella
centrale
a carbone piu' inquinante d'Italia, aprendo striscioni di
protesta sul
tetto della centrale e sul grande carbonile all'aperto, per
ricordare
che il carbone e' il nemico numero uno del clima. A dicembre
sono
arrivate le notifiche del bando dalla città da parte del
questore di
Brindisi. E' la prima volta che tale provvedimento viene
notificato ad
attivisti eco-pacifisti.
Il questore di Brindisi, infatti, ha ritenuto opportuno
applicare agli
attivisti di quella che lui stesso definisce "associazione
ecopacifista"
una misura restrittiva che dev'essere applicata solo a
individui
socialmente pericolosi per impedirgli di commettere reati.
Nessuno degli
attivisti coinvolti è residente a Brindisi, ma il fatto di
esserne
banditi, specialmente per gli attivisti pugliesi creera' una
serie di
problemi: per il lavoro, lo studio, la vita personale, i
contatti con
parenti ed amici e soprattutto la mobilità.
"Persone che credono nella difesa dell'ambiente sono state
trattate come
delinquenti abituali, mafiosi, soggetti pericolosi per la
sicurezza
pubblica." - denuncia Giuseppe Onufrio, direttore delle Campagne
di
Greenpeace - "Temiamo che questa iniziativa del
questorepossa
diventare un grave precedente che limita il diritto di
manifestare in
modo pacifico."
Greenpeace chiede ai navigatori della rete di visitare il
sito
www.greenpeace.it/banditi, scaricare il pdf A4 con il messaggio
"Anche
io bandito/a del clima", scattarsi una foto con il cartello ben
in
evidenza e inviarla attraverso l'apposito form. Se chi agisce in
difesa
del clima è un bandito vogliamo essere tutti "banditi del
clima"!
Notes: Visita il sito dei “Banditi del clima”:
www.greenpeace.it/banditi