Comunicato stampa - 12 gennaio, 2006
Greenpeace ha intercettato e abbordato questa mattina la portaerei francese Clemenceau, nei pressi dello Stretto di Suez, in acque internazionali 50 miglia al largo delle coste egiziane. La nave francese è diretta in India per lo smantellamento nonostante gli elevati livelli di amianto ed altre sostanze tossiche che contiene. Due attivisti sono ora sulla prua della nave e hanno aperto striscioni con scritto "Porta-amianto, fuori dall'India".
Greenpeace ha intercettato e abbordato, nei pressi dello Stretto di Suez, la portaerei francese Clemenceau. Due attivisti hanno aperto striscioni con scritto "Porta-amianto, fuori dall'India".
Greenpeace sta protestando contro la dismissione della Clemenceau che è stata spedita in India per essere smantellata nonostante contenga elevate quantità di amianto pericoloso.
Anche la Corte suprema indiana è intervenuta in merito,
denunciando che l'arrivo della Clemenceau in India sarebbe una
violazione della Convenzione di Basilea, il Trattato internazionale
sul trasporto di materiali pericolosi, secondo il quale le navi da
rottamare, anche se navi da guerra, sono da considerarsi rifiuti.
Greenpeace chiede quindi al governo indiano di confermare il
pronunciamento della propria Corte suprema, rifiutando
l'autorizzazione all'ingresso della nave nelle proprie acque
territoriali. Intanto, secondo Greenpeace, l'Egitto dovrebbe negare
l'autorizzazione al transito attraverso il Canale di Suez.
La Clemenceau è stata oggetto di un forte dibattito
internazionale, dal momento che il governo francese ha "fatto
finta" di decontaminare la nave prima di inviarla in India dove
verrà smantellata ponendo seri problemi ambientali e di sicurezza
dei lavoratori: secondo gli esperti della società Technopure,
incaricata dal governo francese della decontaminazione, almeno 500
tonnellate di amianto, pari all'80 per cento di quello
originariamente presente, rimangono a bordo della portaerei. Alla
nave era già stato negato nel 2004 l'ingresso in Grecia e
l'esercito aveva abbordato la nave per costringerla a rientrare in
Francia.
"La Clemenceau presenta un grado di contaminazione elevato non
solo per gli standard internazionali ma anche per quelli che la
Francia aveva accettato. Ora tocca all'Egitto applicare la
Convenzione di Basilea, visto che come hanno ribadito le autorità
egiziane la mancanza di una notifica preventiva del transito della
nave è una grave violazione del diritto internazionale" afferma
Vittoria Polidori, responsabile inquinamento di Greenpeace.
Ieri, in Francia, Greenpeace ed il "Ban Asbestos Network" hanno
avviato una causa per chiedere al Tribunale la rimozione della
clausola di confidenzialità sul contratto per la decontaminazione
della Clemenceau. Il tribunale dovrebbe pronunciarsi oggi. La
Francia evade le proprie responsabilità nonostante abbia tutti i
mezzi e le risorse per affrontare il problema amianto anziché
scaricarlo su uno dei Paesi più poveri al mondo.