Comunicato stampa - 1 dicembre, 2006
Dopo oltre due anni la Commissione europea riconosce che Greenpeace aveva ragione. Per i lavori di ristrutturazione della propria sede, il palazzo di Berlaymont, a Bruxelles, è stato utilizzato legname fornito da imprese note per il commercio di legno illegale. Questo rappresenta una violazione nelle norme che richiedono l'impiego di legno certificato come proveniente da gestione responsabile delle foreste.
Per i lavori di ristrutturazione della sede della Commissione Europea, il palazzo di Berlaymont, a Bruxelles, è stato utilizzato legname fornito da imprese note per il commercio di legno illegale. Questo rappresenta una violazione nelle norme che richiedono l'impiego di legno certificato come proveniente da gestione responsabile delle foreste.
Il vice presidente della Commissione Kallas ha confermato
l'impiego di compensati non certificati proprio per la sala
riunioni della Commissione e gli uffici di Barroso. La Commissione
ha dovuto rispondere oggi per 10 minuti, nell'ambito della
conferenza stampa quotidiana, alle domande dei giornalisti a
proposito della multa comminata alla ditta che ha eseguito i lavori
di ristrutturazione.
Nel maggio 2004, Greenpeace aveva denunciato l'utilizzo di
compensato proveniente dal taglio illegale delle foreste
indonesiane, che ospitano gli ultimi oranghi, specie minacciata di
estinzione. All'epoca, per stessa ammissione delle autorità
indonesiane, la maggior parte dei prodotti in legno del Paese era
di origine illegale.
"Mentre l'Unione europea dichiara di voler lottare contro
l'importazione di legname illegale, il nuovo Presidente Barroso e i
suoi colleghi cammineranno nei prossimi mesi su quello che era
l'habitat degli ultimi oranghi e delle ultimi tigri di Sumatra"
afferma Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace.
"Greenpeace, assieme ad altre 160 associazioni e 80 imprese, chiede
all'Unione europea una legge che blocchi il commercio illegale di
legname e permetta di perseguire le imprese che infrangono le leggi
dei Paesi produttori".