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Aumenta il consumo di pesce ed è crisi per le risorse ittiche

Comunicato stampa - 23 febbraio, 2006
Greenpeace commenta la notizia secondo cui produzione, consumi e scambi internazionali di prodotti ittici sarebbero aumentati nell'arco degli ultimi 25 anni.

Il ranching dei tonni è una tecnica di allevamento dei tonni su scala industriale assai dannosa perchè rischia di alterare gli equilibri degli ecosistemi marini.

"I dati dimostrano chiaramente che il pesce è diventato in gran parte, certamente nei Paesi della sponda nord del Mediterraneo, una risorsa di lusso" commenta Alessandro Giannì, responsabile campagna Mare di Greenpeace. "Questa domanda è una delle cause dell'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. Con il 75% delle popolazioni al limite dello sfruttamento, il settore pesca perde ogni anno, a livello globale, circa decine di milioni di euro" Secondo l'Unep, in Italia nel 2000 si sono persi 8.000 posti di lavoro nella pesca.

"La pesca soffre di una gestione carente su molti fronti. Dalle regole sugli attrezzi alla scarsa attenzione ad aree e periodi di pesca. Il legame tra l'ambiente e la pesca è stato completamente dimenticato e così si è aperta al strada alla distruzione dei fondali e al rapido esaurimento delle risorse. E' necessaria la creazione di una rete di aree marine protette, anche nelle acque internazionali, per salvaguardare le zone particolarmente critiche per la conservazione delle popolazioni ittiche" conclude Giannì.

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