Comunicato stampa - 12 febbraio, 2007
Greenpeace ha protestato oggi presso la sede della Kimberly-Clark a Mississauga (Ontario) per denunciare la distruzione delle foreste primarie del Canada. Quattro attivisti si sono rinchiusi negli uffici del noto produttore dei marchi Kleenex e Scottex, mentre nei corridoi altri hanno sparso trucioli di legno e diffuso il rumore di motoseghe, per simulare l’abbattimento delle foreste boreali.
Attivisti di Greenpeace in azione in Canada, presso la sede della Kimberly-Clark, proprietaria di marchi famosi in tutto il mondo, come Scottex e Kleenex, per dire no alla distruzione delle foreste boreali canadesi.
Questa protesta è solo l'ultimo episodio di una serie di
iniziative organizzate in Europa, Stati Uniti e Canada, per
chiedere alla Kimberly-Clark di rispettare le foreste. I fazzoletti
da essa prodotti per il mercato statunitense sono fabbricati con il
100 per cento di fibre vergini, provenienti in misura consistente
da operazioni distruttive in Ontario e Alberta.
"Malgrado i continui richiami, questa multinazionale continua a
distruggere le foreste boreali canadesi, uno dei più grandi
ecosistemi ancora intatti al mondo" ha commentato Sergio Baffoni,
responsabile campagna Foreste di Greenpeace. "Questo foreste,
rimaste intatte per centinaia di anni, vengono letteralmente
gettate nel water. Eppure sono essenziali per contenere le
emissioni di gas serra e ridurre gli effetti del cambiamento
climatico".
Greenpeace chiede alla Kimberly-Clark di incrementare
sostanzialmente la percentuale di fibre riciclate nei propri
prodotti, e - ove necessario - di rifornirsi di fibre vergini
provenienti solo da operazioni forestali responsabili, certificate
FSC. Le alternative esistono e sul mercato sono già disponibili
numerosi prodotti a base di fibre riciclate.