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Nuova classifica hi-tech: Nokia resiste, scivola Sony

Comunicato stampa - 1 luglio, 2009
E’ online da oggi la dodicesima edizione dell’Ecoguida ai prodotti hi-tech. La classifica verde del settore industriale di punta che Greenpeace stila ormai da tre anni valuta sia processi di produzione che prodotti per l’eliminazione di sostanze tossiche, per l’impegno al riciclo dei prodotti usati e, sempre di più, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Lo smaltimento dei rifiuti elettronici e l'impiego di sostanze chimiche pericolose nella produzione di prodotti tecnologici come personal computer e cellulari rappresentano una vera e proprio emergenza ambientale.

Nokia resiste al primo posto con 7,4 punti su 10, ma Samsung e Sony Ericsson, al secondo e terzo posto con 7,1 e 6,5 punti hanno recuperato posizioni. Ancge LGE, Toshiba e Motorola migliorano il loro punteggio mentre è clamoroso lo scivolone di Sony che passa dal quinto al dodicesimo posto per non aver tenuto il passo degli altri marchi, soprattutto nel riciclo del materiale dismesso. Brutte notizie anche per Hewlett Packard (HP), Dell e Lenovo che pagano pegno per non aver tenuto fede all'impegno preso di eliminare PVC (polivinilcloruro) e BFRs (ritardanti di fiamma bromurati) entro il 2009.

"Greenpeace prende molto sul serio gli impegni volontari delle imprese, che devono rispettare quanto promesso -spiega Alessandro Giannì, Direttore delle Campagne di Greenpeace - Non ci sono scuse per non mantenere gli impegni presi, visto che altre imprese li stanno rispettando: ad esempio, la nuova linea di prodotti Apple è praticamente priva di PVC e assolutamente senza BFRs".

Greenpeace chiede alle imprese di eliminare completamente PVC e BFRs da tutti i loro prodotti. Si tratta di elementi che possono accumularsi nel corpo di animali ed esseri umani e provocare danni irreversibili alla salute. Senza queste sostanze pericolose è possibile ridurre l'inquinamento durante il ciclo di produzione e i rifiuti elettronici possono essere riciclati più facilmente, in modo responsabile.

Infine, Greenpeace chiede a questi grandi marchi  di impegnarsi nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di intervenire con il loro peso economico sui governi del Pianeta affinchè, al Summit sul Clima che si terrà a Copenhagen in dicembre, si decidano accordi vincolanti per limitare al massimo l'innalzamento delle temperature.

Notes: Link alla classifica: http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/ecoguida-12 L’Eco-guida di Greenpeace: http://www.greenpeace.org/italy/campagne/inquinamento/hi-tech/eco-guidaxii

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