Comunicato stampa - 25 gennaio, 2007
La vera rivoluzione passa per l'efficienza energetica. Solo investendo in misure di questo tipo nell'edilizia, nell'industria e nei trasporti si potrà soddisfare quasi metà del fabbisogno mondiale di energia con fonti rinnovabili. Investire in efficienza energetica è un requisito fondamentale per lo sviluppo delle rinnovabili e la progressiva eliminazione di fonti fossili e nucleare. Ad affermarlo è il rapporto “Energy [R]evolution: A sustainable World Energy Outlook” lanciato oggi da Greenpeace in tutto il mondo ed elaborato insieme a Erec (European Renewable Energy Council).
Impianto eolico. La crescita dell'eolico è stata notevole, se paragonata alle altre fonti rinnovabili: dal 1995 al 2005 la potenza installata nel mondo è cresciuta di dodici volte.
Il settore dell'elettricità sarà il pioniere nell'uso
dell'energia rinnovabile: entro il 2050 circa il 75 per cento
dell'elettricità potrebbe essere prodotta da fonti rinnovabili
(idroelettrico, eolico e solare). Nel settore della fornitura di
calore il contributo delle rinnovabili (biomasse, collettori solari
e geotermico) potrebbe crescere fino al 65 per cento entro la
stessa data. Sarà così possibile dimezzare le emissioni di gas
serra, per scongiurare la minaccia dei cambiamenti climatici.
Contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, soglia
oltre cui il processo rischia di diventare irreversibile, è
possibile. Europa, Stati Uniti ed economie in transizione dovranno
tagliare la CO2 oltre il 70 per cento, mentre Cina, India e Sud
America potranno fermarsi al 35 per cento rispetto ai livelli del
1990. Anche in questi Paesi però le rinnovabili potranno avere un
boom.
Greenpeace, nel suo rapporto, offre per prima, una strategia
globale e dettagliata su come ristrutturare il sistema energetico
mondiale, mettendo in evidenza l'urgenza di prendere decisioni
chiave in campo energetico da parte di governi, società finanziarie
e compagnie di elettricità. I prossimi dieci anni saranno cruciali
in quanto i Paesi in via di sviluppo stanno rapidamente costruendo
nuove infrastrutture energetiche, e molti degli impianti nei Paesi
industrializzati sono invece vecchi e dovranno essere
sostituiti.
"In Italia rinnovabili ed efficienza sono l'unica strada per
conseguire contemporaneamente tre obiettivi fondamentali:
rilanciare l'economia creando nuovi posti di lavoro, allentare la
morsa della dipendenza energetica del Paese dall'estero, e porre un
freno alla minaccia del riscaldamento globale" afferma Francesco
Tedesco, responsabile Campagna Clima ed Energia di Greenpeace. "È
giunta l'ora di una vera rivoluzione energetica: il governo si
esprima a favore di obiettivi vincolanti per le rinnovabili al 2020
e potenzi le misure in materia di efficienza energetica: con
l'attuale modello energetico i grandi impianti centralizzati
sprecano oltre i due terzi dell'energia prodotta: il Pianeta non
può permettersi questo lusso".