Comunicato stampa - 9 marzo, 2007
Continua la campagna di Greenpeace per salvare le balene. La nave "Esperanza" è arrivata a Sydney, in Australia, dopo 42 giorni di navigazione ininterrotta nel mare Antartico per fermare le baleniere giapponesi.
L'Esperanza è una delle navi della flotta di Greenpeace.
Nella capitale australiana, Caterina Nitto, l'attivista milanese
da sempre alla guida dei nostri gommoni, è stata accolta
calorosamente dalla comunità italiana che ha organizzato una cena
per il suo arrivo. "Abbiamo passato oltre una settimana fermi in un
mare burrascoso per assistere la nave baleniera che era in avaria e
rischiava di provocare un disastro ambientale" racconta Caterina.
"L'abbiamo poi scortata fuori dalle acque antartiche. Questa
dev'essere l'ultima stagione di caccia per il Giappone nelle acque
del Santuario dei Cetacei dell'Oceano meridionale".
Eppure il governo giapponese intende riparare la propria
baleniera, "Nisshin Maru" per riprendere la caccia e vuole
addirittura aggiungere 50 megattere e 50 balenottere comuni alla
quota autoassegnata di 935 balenottere minori. Poco importa che,
secondo un recente sondaggio, i due terzi dei giapponesi siano
contrari a questa caccia.
"E' incredibile come, nonostante il dibattito suscitato
dall'incendio a bordo della baleniera, il secondo in nove mesi,
governo giapponese voglia tenere bassa l'attenzione su un incidente
che ha causato la morte di un membro dell'equipaggio" commenta
Caterina.
L'"Esperanza" è ora diretta verso Tokyo e Greenpeace intende
invitare a bordo, una volta giunti nella capitale, membri
dell'Agenzia per la pesca nipponica e dell'Istituto per la ricerca
dei cetacei. Durante l'emergenza in mare è iniziato un dialogo tra
le due navi, ora Greenpeace vuole proseguire su questa linea per
fermare il massacro delle balene.