Comunicato stampa - 22 gennaio, 2010
Francesco Galanzino è l’ultra-maratoneta testimonial di Greenpeace. Da anni corre lungo i deserti e i luoghi più inospitali del Pianeta per testimoniare gli effetti del cambiamento climatico.
Sabato 23 gennaio partirà per una nuova gara in Mali.
Il Grand Raid Sahara è una gara ultra da 210 km in 5 tappe, costeggerà la falesia di Bandiagara, nel cuore dei Villaggi Dogon.
Francesco Galanzino, 45 anni, è un imprenditore di Tortona sposato con Simona e padre di Giacomo e Giulio. Istruttore di arrampicata sportiva con innumerevoli vie di roccia e cascate di ghiaccio all'attivo nelle Alpi italiane e francesi, Galanzino ha effettuato numerose spedizioni in alta quota in Pakistan e Bolivia. Nel 2005 ha corso oltre 2.500 Km e partecipato a diverse gare di trail running con ottimi risultati. È stato tedoforo per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Alla gara saranno presenti atleti tra i migliori a livello
mondiale.
Una competizione difficile attraverso paesaggi surreali scolpiti
nelle rocce o segnati dalla siccità. Un paese povero, toccato
ancora di più dalla crisi, ma ricco di affascinanti tradizioni.
Checco Galanzino, nello scorso dicembre, è stato insignito da
parte dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) del premio
organizzato in memoria del Giornalista Giorgio Borri.
Il premio, consistente in mille Euro, verrà devoluto da parte di
Galanzino, in accordo con Greenpeace, a favore dell'Associazione
del Mali Néni per il progetto di lotta contro l'erosione delle
terre arabili.
A causa, infatti, dei continui passaggi dei fuoristrada, negli
ultimi venti anni si sono create strade che incanalano l'acqua
delle sporadiche ma intense piogge.
Lo scorrimento delle acque, velocizzato dalle strade, provoca
erosioni del terreno e dilavamenti della parte fertile del terreno
lasciando scoperta l'argilla.
L'importo della donazione verrà utilizzato per la creazione di
sbarramenti vegetali utili al rallentamento del flusso delle
acque.
"E' da anni che sogno di correre al fianco della falesia di
Bandiagara e di poter, finalmente, incontrare il Popolo Dogon. -
Racconta Galanzino - L'opportunità di devolvere il premio ricevuto
a questo fiero Popolo per la salvaguardia del proprio territorio mi
riempie di gioia; ricordiamoci che il Mali, purtroppo, è tra i 5
Paesi più poveri al Mondo e, quindi, anche un piccolo aiuto ha, per
loro, un grandissimo valore."
Notes: Link
Greenpeace e Francesco Galanzino, di corsa per salvare il Pianeta
http://www.greenpeace.org/italy/campagne/clima4/francesco_galanzino
www.galanzino.it