Comunicato stampa - 13 febbraio, 2008
Dopo il progetto di Greenpeace sui rifiuti a Napoli, si moltiplicano le iniziative della gente per promuovere la raccolta differenziata porta a porta e il Cardinale Crescenzio Sepe chiede una Green-Quaresima a 21 parrocchie per una raccolta domiciliare organizzata dagli stessi fedeli.
Blitz di Greenpeace a Napoli di fronte al palazzo della Regione Campania: sono stati consegnati al presidente Bassolino più di tre quintali di rifiuti differenziati. Tra gli attivisti il comico Lello Arena
A gennaio Greenpeace con "Differenziamoci" aveva coinvolto
cinquanta famiglie napoletane nella zona Colli Aminei per una
raccolta differenziata porta a porta che aveva avuto un grande
successo, raggiungendo il 73 per cento di rifiuti differenziati.
L'esperimento si era concluso con un'azione davanti il palazzo
della regione di Bassolino e la partecipazione di Lello Arena,
attivista nostrano, per proporre a regione Campania e comune di
Napoli una soluzione all'emergenza rifiuti vantaggiosa per salute,
ambiente e posti di lavoro.
Durante la Quaresima, nel cortile della parrocchia "Santa Teresa
del Bambin Gesù" del quartiere Colli Aminei, protagonista
dell'iniziativa di Greenpeace, il lunedì e il mercoledì si potranno
portare plastica, metallo, carta e vetro differenziati. "Santa
Teresa" raduna 18 mila fedeli. A questa, il Cardinale Sepe ne ha
aggiunte altre 20, coinvolgendo un numero enorme di fedeli.
Soltanto la Cappella Cangiani, nel Vomero Alto, ne conta più di 30
mila.
Il Cardinale Crescenzio Sepe si era già pronunciato in passato a
favore della raccolta differenziata, proponendo anche di formare
delle cooperative di giovani per gestirla. Apprezzata l'iniziativa
di Greenpeace ha pensato di proporre la raccolta differenziata,
all'interno del percorso quaresimale dei fedeli, un modo per
conciliare il buon cristiano con il buon cittadino.
"Oggi - afferma l'arcivescovo del capoluogo campano - nessuno
può chiamarsi fuori dallo scempio di una città mai così umiliata e
così in pericolo. Abbiamo il dovere noi tutti, come singoli
cittadini, di assumerci le nostre responsabilità e riconoscere le
nostre colpe, perché anche noi, che adesso sdegnati protestiamo
contro le montagne di spazzatura che sovrastano le nostre strade,
che impediscono ai nostri figli di andare a scuola, abbiamo
contribuito a questo scempio ogni volta che abbiamo depositato i
nostri sacchetti dell'immondizia a tutte le ore del giorno e della
notte, ogni volta che abbiamo abbandonato in strada, senza alcuna
decenza, qualsiasi cosa; ogni volta che siamo rimasti in silenzio
di fronte al massacro della nostra città perché i cumuli di
spazzatura invadevano i quartieri degli altri e non il nostro. La
preghiera quaresimale purificherà il cuore e anche le parole, alla
luce di una verità che non può essere taciuta".
Il Cardinale Sepe è molto attento e vicino ai bisogni concreti
della popolazione, ha fatto parlare di se' ultimamente per aver
messo all'asta per beneficenza una serie di regali ricevuti, tra i
quali anche un quadro donatogli da Papa Benedetto XVI.