Comunicato stampa - 14 giugno, 2006
Si è concluso con una vittoria per Greenpeace il processo innanzi alla Corte d'Appello di Milano in cui l'associazione è stata difesa dall'avvocato Luca Gastini. La Corte ha sentenziato un "non doversi procedere" per i volontari protagonisti il 3 luglio 2002 di un'azione dimostrativa all'inceneritore di Como. Nella sentenza la Corte ha accolto la tesi che l'azione promossa non debba essere qualificata come interruzione di pubblico servizio ma come "esercizio arbitrario delle proprie ragioni", avendo gli attivisti di Greenpeace agito per la tutela dell'ambiente e della salute, nell'interesse della cittadinanza di Como e degli stessi enti territoriali.
Manifestazione organizzata a Milano dal gruppo locale di Greenpeace, in occasione della giornata nazionale contro i sussidi statali all'incenerimento dei rifiuti organizzata il 26 novembre 2005.
Greenpeace aveva condotto nel 2002 analisi in quattro regioni
italiane su campioni di latte di mucca, provenienti da fattorie
poste a breve distanza da impianti d'incenerimento di rifiuti
urbani, ritrovando in alcuni campioni - tra cui quello di una
fattoria nei pressi dell'impianto di Como - elevate concentrazioni
di piombo nel latte.
I 19 attivisti assolti erano stati accusati di "interruzione di
pubblico servizio" per essersi incatenati ai cancelli
dell'inceneritore. Cinque climber che si erano arrampicati sulla
ciminiera dell'inceneritore del capoluogo brianzolo, alta circa 25
metri, erano stati, invece, già assolti dall'accusa di "invasione
di terreni o edifici".
"Non si può negare l'impatto ambientale, in termini di
produzione di diossine e metalli pesanti degli inceneritori",
spiega Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di
Greenpeace. "Continueremo a promuovere misure alternative
all'incenerimento dei rifiuti. Anziché bruciare i rifiuti, dobbiamo
imparare a ridurre, riusare e riciclare. Il nuovo governo dovrà
segnare un'inversione di tendenza su questo fronte, abrogando il
decreto che assimila gli inceneritori a fonti di energia
rinnovabile. Con quest'obiettivo stiamo raccogliendo le firme per
una petizione contro i sussidi agli inceneritori".