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Il mais OGM della Monsanto danneggia le farfalle. Greenpeace ne chiede il bando

Comunicato stampa - 9 dicembre, 2004
Greenpeace chiede agli stati membri dell’Ue di mettere in atto misure per prevenire la coltivazione del mais Ogm, MON810, a livello nazionale. "Ora ci sono sufficienti evidenze scientifiche che la coltivazione di piante Bt resistenti agli insetti potrebbe avere un impatto negativo su numerose specie di farfalle" afferma Federica Ferrario della campagna Ogm di Greenpeace.

Il mais OGM della Monsanto danneggia le farfalle.

Greenpeace chiede agli stati membri dell'Ue di mettere in atto misure per prevenire la coltivazione del mais Ogm, MON810, a livello nazionale. L'associazione spiega che, sebbene sia permessa la coltivazione di questo mais nell'Ue, gli Stati membri hanno la possibilità di adottare misure che la impediscano, qualora sorgano dubbi sulla sicurezza dei prodotti. "Ora ci sono sufficienti evidenze scientifiche che la coltivazione di piante Bt resistenti agli insetti potrebbe avere un impatto negativo su numerose specie di farfalle" afferma Federica Ferrario della campagna Ogm di Greenpeace. Greenpeace oggi renderà disponibile, durante l'audizione informale presso la XIII Commissione Agricoltura della Camera sul Decreto sulla coesistenza, lo studio scientifico sugli effetti a lungo termine sulle farfalle Monarca nordamericane del mais Bt MON810 della Monsanto e del Bt11 della Syngenta.

Lo studio è stato condotto per 2 anni in campo aperto e ha mostrato che il 20% in meno delle larve esposte al polline di questo mais Bt raggiungeva l'età adulta. Queste piante Ogm producono infatti una tossina, nota come Bt, tossica per numerosi insetti, non solo per quelli dannosi che si vorrebbe colpire. Sugli effetti a breve termine del mais Bt vi era già stato uno studio pubblicato su "Nature" e relativo al mais Bt 176 della Syngenta. I risultati preoccupanti erano stati attribuiti però all'alto livello di Bt nel polline di quel mais, mentre il MON810 e il Bt11 presentano livelli inferiori. Eppure, questo nuovo studio, il primo a lungo termine, dimostra il contrario. Lo scorso 8 settembre, la Commissione aveva approvato l'inserimento di 17 nuove varietà di mais transgenico MON810 nel registro comunitario delle sementi, rendendo possibile così l'acquisto in tutta Europa di semi di mais transgenico nel 2005. L'agenzia europea per la sicurezza alimentare aveva considerato il mais sicuro per l'ambiente e i risultati dei precedenti studi sull'impatto sulle farfalle Monarca erano stati reputati non rilevanti.

"L'impatto del mais Bt sulle popolazioni europee di farfalle non è stato ancora studiato, ma uno studio a breve termine mostra come una comune farfalla europea, la Vanessa Io, abbia la stessa reazione al Bt della farfalla Monarca. Finché non avremmo approfondito questi impatti, il MON810 non deve essere coltivato in Europa" conclude Ferrario.

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