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Aiuti di Stato per Mochovce: ricorso di Greenpeace alla Commissione europea

Comunicato stampa - 11 aprile, 2008
Greenpeace ha presentato oggi formale ricorso alla Commissione europea contro i sussidi di stato illegali e le distorsioni del mercato che condizionano il progetto di completamento della centrale nucleare di Mochovce, in Slovacchia. Secondo Greenpeace, il Governo slovacco ha garantito particolari condizioni a Enel sulle somme da accantonare per lo smantellamento futuro delle centrali e la gestione delle scorie. Tali condizioni si configurano come aiuti di stato illegali per convincere la compagnia elettrica Slovenske Elektrarne (SE), controllata al 66 per cento da Enel, a partecipare a un progetto altrimenti irrealizzabile e non interessante economicamente.

Reattori nucleari.

"Il caso è molto semplice" - commenta Jan Haverkamp, responsabile di Greenpeace a Bruxelles - "quando sporchi trucchi come questo vengono rimossi dall'equazione, il nucleare si dimostra una fonte energetica costosa e inaffidabile".

Per favorire Enel, il Governo slovacco prevede anche di aumentare massicciamente i contributi a carico di tutti gli utenti slovacchi (compresi quelli che non ricevono elettricità da SE/Enel), aumentando artificiosamente il "debito pregresso". Secondo le stime ufficiali lo sconto concesso a Enel per smantellamento e gestione scorie si tradurrebbe in un mancato versamento di circa 1 miliardo di euro, mentre secondo altri studi indipendenti lo "sconto" potrebbe valere 11 miliardi di euro. In questo modo c'è il serio pericolo che i fondi accantonati non basteranno a coprire le spese e che in futuro dovrà intervenire lo Stato. Questo si configura come un aiuto di stato indiretto.

"Non solo il progetto di completare reattori risalenti all'era pre-Chernobyl solleva forti preoccupazioni in tema di sicurezza, ma l'evidenza raccolta da Greenpeace indica che le scelte del Governo slovacco si configurano come un chiaro esempio di aiuti di stato illegali. Facciamo appello alla Commissione per mettere fine al protezionismo nucleare in Slovacchia" conclude Haverkamp.

Greenpeace ha già annunciato di aver intenzione di citare in giudizio anche il Governo slovacco per non aver avviato la necessaria procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per Mochovce, così come richiesto dalla legislazione europea.

Notes: Il ricorso può essere scaricato completamente dal sito www.greenpeace.org/eu-unit/press-centre/policy-papers-briefings

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