Comunicato stampa - 1 marzo, 2010
“NO AL NUCLEARE” è il brano di Adriano Bono & Torpedo Sound Machine cantato assieme a 99 Posse, Leo Pari, Piotta e Punkreas. Il brano è stato pensato in collaborazione con Greenpeace per la campagna “Nuclear Lifestyle”.
Sarà lanciato il 9 marzo con una diretta video in streaming, mentre gli artisti canteranno dalla nave Rainbow Warrior. Dal 9 marzo il brano sarà ascoltabile e scaricabile gratuitamente sul sito www.nuclearlifestyle.it.
Artisti contro il nucleare
Greenpeace chiama così a raccolta tutti gli artisti che vogliano
schierarsi contro il nucleare.
«Questo nuovo singolo è un work in progress in attesa di sempre
maggiori adesioni- spiega Andrea Lepore, responsabile campagna
nucleare di Greenpeace. - Speriamo presto di riuscire a vedere
tutti gli artisti contro il nucleare insieme su un unico
palco».
Secondo Greenpeace:
il nucleare è pericoloso, essendo soggetto a rischi di gravi
incidenti.
Le centrali generano scorie che rimangono radioattive per
migliaia di anni.
Il contributo all'occupazione è molto limitato.
E' troppo costoso nella costruzione e nello smaltimento e quindi
la bolletta aumenterà.
Investire nel nucleare impedirebbe lo sviluppo delle fonti
rinnovabili.
E' una pericolosa perdita di tempo ai fini climatici perché
occorrono troppi anni per costruire le centrali e i risultati
sarebbero scarsi.
Non garantisce indipendenza energetica mentre l'uranio una
risorsa limitata.
Non ha il sostegno dei cittadini.
Il nucleare è pericoloso anche a notevoli distanze, ma è più
pericoloso quanto è più è vicino.
Adriano Bono, che con Torpedo Sound Machine ha prodotto la base
musicale ed è autore del brano insieme agli altri artisti coinvolti
dichiara «Personalmente mi auguro che questa canzone-manifesto
contro il ritorno del nucleare in Italia sia solo il primo passo di
una serie di innumerevoli iniziative artistiche, e che contribuisca
all'avvio di una grande mobilitazione di tutta la società civile,
con gli artisti (musicisti, attori, grafici, creativi in genere)
schierati in prima linea nel sensibilizzare l'opinione pubblica
sulla follia delle scelte energetiche del Governo».