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Svelati gli obiettivi della "Lobby del nucleare"

Comunicato stampa - 24 agosto, 2010
Roma, Italia — Le dichiarazioni di ieri, a Rimini, del Sottosegretario Stefano Saglia smascherano definitivamente i trucchi del Governo sul nucleare. Saglia, infatti, ha annunciato nel corso del Meeting dei popoli che il “decreto per la strategia nucleare” – previsto per ottobre, - conterrà “garanzie per le aziende”, ovvero indennizzi per chi investe nel caso in cui, per un cambio di governo o “qualsiasi altro intoppo”, il progetto si arresti. Il che significa che il governo Berlusconi non solo ha intenzione di decidere la costruzione di nuove centrali nonostante il parere contrario delle Regioni e della popolazione, ma vuole anche “blindare” questa scelta per il futuro, pur di regalare soldi ai suoi amici.

Insomma, il nucleare, comunque vada, lo pagheranno in bolletta gli italiani. Queste bollette, salate a causa della follia nuclearista del Governo, Greenpeace le ha già preparate e distribuite ai cittadini italiani [1]. E che i costi saranno stellari è sicuro, perché il reattore francese EPR, decantato come la III generazione del nucleare, è in realtà un prototipo del quale non è chiaro nemmeno il progetto: addirittura, i ritardi nei due cantieri esistenti (nessun EPR è mai entrato in funzione a oggi) hanno affossato i bilanci di Areva (l’impresa produttrice) e costretto EDF (l’ENEL francese) a chiedere un aumento delle bollette. Puntualmente ottenuto.

Il nucleare, quindi, si conferma come una pericolosa perdita di tempo, costosa e rischiosa. Un trucco per regalare soldi all’ennesima lobby, sottrarre investimenti a una rivoluzione energetica in cui l’Italia può essere protagonista (con un salto tecnologico ed occupazionale di prim’ordine [2]) e rendere il nostro Paese sempre più dipendente dall’estero per le fonti energetiche: i brevetti sul nucleare sono tutti francesi, mentre l’uranio delle miniere di Areva ammazza la gente in Niger [3].

 

Note

1. Le bollette nucleari di Greenpeace sono reperibili cliccando qui 

2. La rivoluzione energetica in Italia è possibile: scarica il pdf

3. Il Rapporto di Greenpeace sui danni alla salute umana delle miniere di uranio di Areva: vai alla pagina

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